Djamanca, grinta granata: "Mi ispiro a Leao"

Volto nuovo della Reggiana: "Spero che questo sia il mio trampolino per arrivare il più in alto possibile, magari proprio con questa squadra"

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di Gabriele Gallo

A oggi Muhamed Varela Djamanca è il volto nuovo della Reggiana. Classe 1998, passaporto portoghese, origini della Guinea, accento napoletano: frutto evidentemente dell’annata (conclusa con 14 goli in 26 presenze) a Santa Maria Capua Vetere, nelle fila dei Gladiator 1924.

Il ds granata Goretti crede molto in lui, e il giovane attaccante è pronto a ripagare questa fiducia.

Varela, le sue prime impressioni da giocatore granata?

"Ho avuto un’accoglienza fantastica, oltre le mie aspettative, con molto calore. Sono in Italia da quattro anni, la prima volta al Nord. Mi avevano detto che a Reggio accolgono i nuovi volti molto bene, e ho subito trovato conferma di questo. Sono davvero contento".

Arriva in una squadra beffata ai playoff dopo avere dominato a lungo il campionato. Sarà più facile per te a livello mentale non portandoti dietro questa eredità, o un po’ l’hai percepita?

"Non l’ho vissuta, ma posso immaginare quali pensieri possano essersi insinuati nella testa di giocatori, allenatori, società. Vengo da una realtà totalmente diversa, ma sono pronto ad affrontare tutte le sfide".

Hai scelto la Reggiana perché…

"La tradizione e il blasone della piazza e l’ottimo lavoro svolto l’anno scorso. Ho chiesto informazioni a miei precedenti allenatori e tutti mi hanno detto di venire a Reggio, perché è una società importante, perché l’ambiente è sempre vicino alla squadra".

La tua migliore qualità?

"Sicuramente la velocità e la capacità di andare in profondità in attacco".

Dove senti che hai ancora margini di crescita?

"Tecnicamente e tatticamente posso ancora migliorare tantissimo. Spero di riuscirci qui".

Se ti chiedessero di mettere una firma su un certo numero di gol. Quanti sarebbero?

"Speriamo di farne tanti. Io ho una mia idea personale ma non la voglio dire se no porta sfortuna. Sono diventato un po’ scaramantico".

Vuoi emulare le gesta di Kargbo, cioè passare dalla D alla B?

"Spero che la Reggiana possa essere il mio trampolino per arrivare il più in alto possibile".

Magari proprio con la casacca granata?

"Magari. Sarebbe davvero molto bello".

Ti ispiri a qualche giocatore particolare?

"Se devo dire un nome, direi Leao (il prolifico attaccante del Milan, ndr)".

Passioni extracalcio?

"Quelle normali di un ragazzo della mia età: giocare alla playstation, ascoltare musica, guardare film e serie su Netflix".