Fallito per due volte il tiro della vittoria

Al PalaBigi la Unahotels cede a Venezia dopo due tempi supplementari. E’ la sesta sconfitta consecutiva in campionato

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REGGIO EMILIA

101

VENEZIA

115

d2ts

UNAHOTELS REGGIO EMILIA Cinciarini 12 (46, 13), Anim 9 (27, 12), Olisevicius 18 (38, 45), Reuvers 4 (23, 01), Hopkins 21 (611, 13); Strautins 7 (23, 02), Nembhard 6 (37, 03), Burjanadze 6 (11, 12), Diouf 3 (11), Vitali 14 (12, 34). N.e.: Cipolla, Stefanini. All.: Fucà.

UMANA REYER VENEZIA Spissu 24 (13, 510), Granger 28 (24, 69), Moraschini 9 (13, 25), Willis 15 (35, 22), Watt 19 (47); Parks 8 (24, 11), Freeman 3 (01, 12), Brooks (01), Tessitori 9 (47), De Nicolao (02 da 3). N.e.: Chillo, Sima. All.: De Raffaele.

Arbitri: Martolini, Di Francesco, Patti

Parziali: 23-34, 46-50; 89-89, 98-98.

Note: Tl. Reg 1724 Ven 2431. Rimb.: Reg 39 (Hopkins 12) Ven 35 (Willis 8). Ass.: Reg 25 (Cinciarini 15) Ven 25 (Spissu 7). Usc. 5 f.: Parks al 34’05’’ (72-83), Cinciarini al 44’51’’ (98-97). Spettatori 2.830.

di Francesco Pioppi

Si fa fatica a vedere il bicchiere mezzo pieno quando si è ultimi, da soli, sul fondo della classifica e dopo sei sconfitte consecutive in campionato. Eppure è un esercizio che bisogna provare a fare perché, se non altro, ieri abbiamo finalmente rivisto una partita di basket.

Poi è chiaro che il rammarico è immenso, perché per due volte Reggio ha avuto il tiro della vittoria e lo ha fallito. Il primo con Vitali sulla sirena dei regolamentari e il secondo col debuttante Nembhard sul finire del primo overtime.

Negli ultimi cinque minuti, di fatto, non c’è stata storia, con Venezia che ha spazzato via ogni dubbio piazzando un break di 17-3 firmato in particolare da Granger (28 punti) e Spissu (24), entrambi al massimo stagionale.

A condannare la squadra di Fucà, ieri in panchina al posto di Sakota a letto con il Covid, sono stati soprattutto i dettagli. Un fallo in attacco fischiato a Olisevicius in volata, qualche tiro libero sbagliato di troppo e anche un paio di difese ancora non all’altezza di una squadra che vuole e deve lottare col coltello tra i denti per salvarsi.

La Reyer è entrata in partita come meglio non avrebbe potuto fare, realizzando un 66 da tre punti nei primi 11 minuti che ha richiesto alla Unahotels uno sforzo enorme per rientrare. Eppure la chance era lì, ad un passo, ‘solo’ da cogliere. Una roba che forse nessuno si aspettava e che avrebbe riattivato immediatamente un pubblico che ieri è stato encomiabile, tifando e applaudendo sempre. Peccato davvero, ma non c’è tempo da perdere perché già mercoledì c’è una partita da ‘dentro o fuori’ con Bonn, per continuare a restare in corsa in Champions League. Bisogna raccogliere le forze e andare avanti, cercando di seguire gli spartiti che hanno funzionato: finalmente qualche contropiede primario, finalmente qualche gioco in post altobasso. Una pallacanestro a tratti essenziale ma efficace, senza troppi pick and roll fatti un po’ tutti alla stessa maniera. La strada sembra quella giusta.