Gennari: "Vincere in azzurro è bellissimo"

Alessia ha appena trionfato con l’Italia nella Nations League, dopo che per tre anni consecutivi il trofeo era andato agli Stati Uniti

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di Claudio Lavaggi

Un altro "titulo"… e di quelli da ricordare, visto che Alessia Gennari, la 30enne pallavolista di San Martino in Rio, ha appena vinto con la nazionale italiana la Nations League, torneo che nelle precedenti tre edizioni era sempre finito negli Stati Uniti. Alessia cresce nelle file dell’Anderlini Modena, prima di passare al Sassuolo e alla Crovegli. Poi otto prestigiose società italiane, da Pavia a Conegliano. La storia in azzurro nasce nel 2007 con l’under 18 e continua tuttora, salvo due interruzioni dovute a infortuni di una certa entità. "Sì è una lunga storia costellata da tante soddisfazioni – dice Alessia dalla Sardegna dove sta godendosi un meritato periodo di ferie – e anche quest’ultima manifestazione dimostra come il volley italiano sia un riferimento per tutte le altre nazioni. Non dimentichiamo che in questi giorni l’Italia ha vinto i Giochi del Mediterraneo donne e l’europeo under 21 maschile".

Non ritiene che sia un impegno eccessivo, iniziare una manifestazione il 31 maggio per concluderla a metà luglio? "Ormai mi sono abituata: si è giocata in tre step, ad Ankara, a Brasilia e a Sofia, più le finali di nuovo in Turchia. Io ho saltato la trasferta in Brasile il che ha fatto solo bene alle mie ginocchia, poi ho giocato due partite nella prima fase e due nella terza". Grandi festeggiamenti in azzurro?

"Pochi, l’aereo di ritorno è partito subito nella notte e dopo abbiamo pensato alle ferie e a riposarci un po’. I mondiali iniziano il 23 settembre e quindi presto ci ritroveremo".

Vincere in Turchia contro le turche in semifinale con quali emozioni?

"Tante, loro organizzavano e speravano qualcosa in più e credo che Italia–Turchia sia stata la vera finale di fronte a 15.000 spettatori. Ma noi abbiamo chiuso bene 3 a 0 in un’ora e mezza".

Ma il gruppo della nazionale è così forte?

"Sì, tutte giocatrici di alto livello, più una Egonu a fare la differenza".

Lei non è sempre titolare, però ci pare che le venga riconosciuto un certo carisma, un equilibrio che riesce a trasmettere anche per la sua esperienza.

"Io vorrei che contasse di più il valore tecnico però credo di sì, che nella mia presenza in azzurro conti anche questo aspetto". E ora ecco un’altra novità, il trasferimento a Conegliano. "Vero, a Monza sono stata molto bene, ma appena rientro dalla Sardegna andrò a respirare un po’ di aria veneta. Avere la chiamata da una delle società più prestigiose al mondo mi fa sentire orgogliosa, è una nuova sfida che mi farà dare il massimo".