Giudici, viaggio ai confini della pallacanestro

Il presidente provinciale Fip é reduce dall’esperienza in Sudafrica e Mozambico: "Là c’è grande potenziale, li aiuteremo a formarsi"

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di Francesco Pioppi

Idee in movimento. Entusiasmo, voglia di ampliare gli orizzonti e di far crescere il movimento cestistico della nostra terra ben oltre i confini attuali, allargando la rete di contatti anche a livello internazionale. Davide Giudici, presidente provinciale Fip, è appena tornato in Italia dopo due settimane trascorse tra Sudafrica e Mozambico assieme alla delegazione reggiana della Fondazione dello Sport e racconta la sua esperienza in un continente, quello africano, che gli aveva già rubato il cuore tanti anni fa quando aveva vissuto là per motivi di lavoro.

Giudici, essere invitati in un progetto internazionale così significativo rappresenta per la Fip un bell’attestato di stima.

"Rappresentare il movimento in un’occasione così importante è stato sicuramente motivo di orgoglio. Abbiamo fatto da capofila tra le società cittadine, a testimonianza del buon lavoro che stiamo facendo in termini di aggregazione. L’ottimo rapporto instaurato da subito con la Fondazione e con l’amministrazione Comunale ci rende un interlocutore credibile per migliorare l’offerta sportiva della città".

Quali sono le potenzialità cestistiche di Sudafrica e Mozambico e come si potrebbe sviluppare una sinergia?

"Hanno entrambi grandi potenzialità ancora inespresse. Come tutti i paesi africani, la percentuale di popolazione giovanile è molto alta, con caratteristiche fisiche e altezze che, seppur non ai livelli del Senegal o della Nigeria, li rendono comunque interessanti. La lacuna maggiore è legata alla qualità dei tecnici e qui possiamo entrare in gioco noi, aiutandoli a formarsi, anche a distanza".

Durante il vostro soggiorno in quali attività siete stati coinvolti?

"A Johannesburg abbiamo partecipato ai Tambo e Soncini Cohesion Games, una manifestazione sportiva che coinvolge centinaia di ragazzi provenienti da tutto il Gauteng. Scendere in campo in un contesto così diverso è stato molto stimolante per i ragazzi che hanno dovuto adattarsi velocemente, confrontandosi con coetanei di altre culture e con modalità di gioco diverse. Una bella sfida che hanno senz’altro vinto al di là dei risultati sul campo. Imprescindibili anche le tante visite ai luoghi di Gandhi, Mandela e Tambo, per conoscere più da vicino la vita di questi giganti della storia".

Proprio in Africa ha compiuto 44 anni, gran parte dei quali dedicati alla pallacanestro: qual è il bilancio di Giudici in questa ‘nuova veste’ federale?

"Il bilancio è positivo, siamo ripartiti a pieno regime e il nuovo comitato provinciale si sta concentrando sul minibasket, con eventi e nuove formule che stanno portando ottimi risultati in termini di partecipazione, basket femminile, i cui numeri stanno già crescendo esponenzialmente, e rapporti internazionali, perché i nostri ragazzi possano allargare i propri orizzonti anche attraverso il basket. Dobbiamo continuare a potenziare il nostro ottimo gruppo arbitri e UdC, ma il nostro operato viene preso da esempio anche a livello regionale, a testimonianza che siamo sulla buona strada".

Lei è sempre molto attento ai rapporti internazionali e in estate era stato anche nei Balcani, insomma il basket è davvero una ‘porta sul mondo’?

"Parliamo di uno sport praticato in ogni angolo del pianeta, che permette di abbattere barriere linguistiche e culturali nell’istante in cui si mette piede in campo, sia a migliaia di chilometri da casa che nei campetti delle nostre periferie".

Che effetto le ha fatto tornare in Mozambico?

"La vita a volte ti fa dei regali e tornare in Mozambico dopo 17 anni è stato un susseguirsi di emozioni forti: ho riabbracciato tanti amici, mi è dispiaciuto solo non aver avuto con me Cecilia, con cui ho condiviso quell’esperienza indimenticabile. Con me c’era l’ad di Pallacanestro Reggiana, Dalla Salda che si è innamorato di quei luoghi, insieme abbiamo incontrato tante persone con cui ora siamo in contatto per provare a sviluppare progetti comuni".