Hopkins vuole restare: l’accordo è vicino

A gennaio la società aveva provato ad allungargli il contratto, ma il pivot aveva preferito aspettare: ora ha chiesto lui di poter prolungare

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L’Unahotels che verrà comincia già a guardarsi allo specchio. Perché dopo Cinciarini e Olisevicius, anche il pivot Mikael Hopkins potrebbe restare in biancorosso nella prossima stagione. La società cittadina e l’agente del giocatore stanno lavorando su una base d’accordo che potrebbe sfociare in un nuovo contratto nel giro di 10-15 giorni. In realtà l’Unahotels aveva provato a blindare Hopkins già a gennaio quando era arrivato l’annuncio del prolungamento con Olisevicius.

All’epoca, però, Hopkins disse: "No, grazie, ne riparliamo più avanti". Sperava, probabilmente, che potesse arrivare una chiamata da qualche squadra blasonata anche in considerazione del fatto che, grazie al passaporto ungherese, il suo status di atleta comunitario avrebbe potuto ingolosire qualche club di rilievo. Qualche giorno fa, invece, dopo la conquista della finale di Fiba Cup, è stato lo stesso giocatore a rifarsi vivo, bussando alla porta del sodalizio biancorosso. Per la serie: "Se vi va bene, ora sono disposto a restare". Le trattative, così, sono decollate. C’è ancora qualche nodo da sciogliere, ma c’è discreto ottimismo su entrambi i fronti e se a Hopkins non dovessero arrivare, a breve, offerte importanti, dopo Pasqua l’accordo andrà in porto.

Va detto anche che l’Unahotels, probabilmente, eserciterà la clausola per mantenere in biancorosso Justin Johnosn che sta mettendo insieme una seconda parte di stagione straordinaria. . A quel punto, insomma, quattro pedine importanti sarebbero già incastrate nel puzzle della nuova squadra. La stessa clausola c’è anche nei contratti di Strautins, Crawfors e Thompson: per Strautins è probabile che si vada verso la conferma, mentre per Crawford e Thompson si deciderà più avanti.

La base della squadra, insomma, potrebbe essere completata già a maggio e resta, un po’ misterioroso e altrettanto incomprensibile, il motivo per cui non si pensi di confermare Attilio Caja che, alla resa dei conti, è il vero artefice dei grandi risultati biancorossi.

dan.b.