"I granata sono i più forti del campionato"

Ettore Marchi, 37 anni, ora in Eccellenza, è il doppio ex della sfida con la Fermana: "Occhio perché il campo marchigiano è sempre ostico"

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di Francesco Pioppi

A 37 anni ha deciso di dire basta con il professionismo, ma non ha perso il vizio di infilare la palla in rete (5 perle in 13 partite). Parliamo di Ettore Marchi, ex attaccante - tra le altre - di Fermana e Reggiana, attualmente al Branca, squadra dell’Eccellenza umbra che lo ha riportato nei prati di casa.

Marchi, ontinua a divertirsi tra i dilettanti…Come sta?

"Bene dai, tutto a posto. È stata una scelta per avere un po’ più di stabilità anche a livello familiare visto che mi è nato il terzo figlio, ma anche in previsione futura, per iniziare a studiare un po’ il mondo dei dilettanti che non conoscevo e fare così esperienza".

Vuole studiare da allenatore o da direttore sportivo?

"Vediamo… Diciamo che la mia propensione è per il settore giovanile, però poi nella vita possono succedere tante cose, per adesso mi diverto a stare ancora un po’ in campo con un bel gruppo di amici".

Sabato c’è Fermana-Reggiana, due piazze che lei conosce molto bene: che partita si aspetta?

"Premetto che il mio giudizio ormai è da esterno, ma ritengo la Reggiana la squadra più forte del campionato, la più attrezzata, mentre la Fermana è reduce da una vittoria importantissima (3 a 2 a Siena, ndr) e nonostante sia partita in ritardo è riuscita a mettere assieme una squadra competitiva. Venendo alla gara, giocare a Fermo non è mai facile, ma mi aspetto una bella partita, tra due squadre in salute: sarà un ulteriore banco di prova per i granata".

Chi sono i giocatori avversari a cui dovrà fare più attenzione la Reggiana?

"Giandonato è sicuramente il calciatore più importante per tutta la squadra, quello a cui ci si appoggia nei momenti di difficoltà ed è pericolosissimo sui calci piazzati".

Al secondo posto a -1 dai ragazzi di mister Diana c’è il Gubbio ovvero la squadra della sua città in cui lei ha giocato diversi anni: possono davvero fare il salto di categoria? Oppure sono destinati a ‘sgonfiarsi’ cammin facendo?

"Mister Braglia è uno dei più vincenti della Serie C, l’obbiettivo dichiarato era di migliorare il settimo posto dell’anno scorso, ma vista la continuità che stanno avendo credo debbano essere tenuti in seria considerazione, hanno numeri importanti. Ovviamente sappiamo tutti che il girone di ritorno sembra un campionato a parte, ma i valori ci sono".

Chiudiamo con un ricordo personale: se guarda indietro al suo periodo a Reggio, cosa pensa?

"A livello di squadra avevamo fatto complessivamente un buon campionato, a livello personale invece ho dei rimpianti perché ho avuto qualche infortunio di troppo che non mi ha permesso di esprimermi al massimo. Mi dispiace tantissimo perché Reggio è una piazza molto importante e in cui ci tenevo a fare bene, ma in una carriera lunga come la mia può succedere, sono momenti che ti aiutano a crescere e auguro alla Reggiana le migliori fortune perché il pubblico se le merita".