Il centrocampista ucraino fuggito dalla guerra

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Certo, non si poteva pensare che la Correggese potesse offrire degno scudo a una squadra, la Reggiana, ben più avanti di preparazione (una decina di giorni in più) e ovviamente di una categoria superiore. E dunque è finita come doveva finire, e per mister Gabriele Graziani il divario non permette indicazioni tecniche. La squadra biancorossa, comunque, ha fatto sicuramente meglio in attacco che in difesa: è vero, non ha segnato, ma con due traverse ha messo nei pensieri la retroguardia granata.

In difesa, invece, è necessaria una maggior attenzione generale e la gestione degli spazi è fondamentale. L’ultimo gol, per esempio, fenomenale nella sua esecuzione, ha visto Lanini battere a rete a dieci metri dalla porta, con il primo difensore locale ad almeno un metro e mezzo.

Curiosità inattesa e dell’ultima ora, con la Correggese che nella ripresa ha schierato in campo anche Marat Daudov, centrocampista ucraino fuggito dalla guerra e aggregatosi ai biancorossi in questa prima parte di stagione. "E’ una partita che ci da poche indicazioni dal punto di vista tecnico – ha commentato mister Graziani a fine gara –, perché il divario tra le due squadre è molto ampio e in più la differenza di preparazione si è vista in campo. Però noi avevamo bisogno di conoscerci non solo in allenamento ed è stato un test importante per il gruppo".

Chiude il presidente Gabriele Marani: "La squadra non è ancora al completo, abbiamo alcune situazioni che sistemeremo in queste settimane e poi deve essere valutata al meglio la questione dei giovani: in Serie D sono fondamentali e in rosa bisogna averne tanti. Quello che abbiamo fatto l’anno scorso ora è alle spalle e il nuovo obiettivo deve essere quello di provare a ripetersi o fare uno o due passi in avanti".

c.l.