Il San Donato? Lo dirige un ex pilota di rally

E’ il presidente (ora pure ds) Andrea Bacci, uno degli autori del miracolo toscano. Il club paga il pullman ai tifosi e in estate allestisce una pizzeria

Migration

di Matteo Genovesi

San Donato chi? Probabilmente il pensiero di ogni tifoso avversario alla lettura dei calendari estivi. In effetti la formazione fiorentina, espressione di due frazioni del Comune di Barberino Tavarnelle (San Donato in Poggio e Tavarnelle Val di Pesa), poco meno di 12.000 abitanti, si affaccia per la prima volta al calcio professionistico, senza pedigree e senza un passato da ricordare (nata solo nel 2006 dalla fusione delle squadre delle due località), ma mai come stavolta, il termine abusato di miracolo sportivo, potrebbe calzare a pennello per il San Donato Tavarnelle. Oddio, in realtà non si vince per caso un girone di quarta serie, per di più con il migliore attacco delle prime 4 categorie del calcio con 86 gol.

Ma i gialloblù, dopo avere calcato soprattutto i campi di Eccellenza hanno via via alzato l’asticella, con i classici tasselli (leggi persone) al posto giusto e la solidità economica senza però rinunciare a quanto di più prezioso: la connessione con il territorio e il coinvolgimento della comunità, che hanno portato allo stadio ’Pianigiani’ anche più di mille presenze. Non a caso, il presidente Andrea Bacci, ex pilota di rally, nel presentare la campagna abbonamenti ha parlato di "bisogno di sentire la vicinanza del nostro paese". Che risponde presente e partecipa attivamente. Come accade per i volontari che nel periodo estivo permettono l’esistenza di una pizzeria della stessa società sportiva dove non di rado si possono trovare ai tavoli i calciatori. Ambiente famigliare che permette ai giocatori di rendere al meglio o di sposare la causa gialloblù come nel caso di Daniele Buzzegoli, ex centrocampista passato anche in A (Empoli) che dopo oltre 400 gare tra i pro, a 39 anni ha contribuito alla storica promozione in C e da quest’anno è il vice-allenatore.

In panchina, dopo la separazione con Paolo Indiani, il ds Bicchierai (che poi ha lasciato la società e la carica è passata allo stesso presidente Bacci) ha scelto Lamberto Magrini, 61 anni, umbro, che ha ottenuto i migliori risultati in Toscana (6 promozioni, l’ultima con il Grosseto in C nel 201920), temperamento e ambizione ("Per i sacrifici che ho fatto, per quanto credo in questo lavoro, spero un giorno di arrivare in B. Ho ancora le mie chances da giocarmi") al servizio dei gialloblù. Che giocheranno, inizialmente, in forzata "trasferta casalinga" (con pullman gratis per i tifosi) a Montevarchi ("Ma speriamo entro gennaio di tornare a giocare sul nostro terreno", precisa Bacci) in attesa delle necessarie modifiche al campo di casa. Squadra poco esperta e praticamente sempre in trasferta, campagna acquisti low-cost (l’ex Mantova Galligani il colpo più significativo ma occhio al 19enne ex Inter Nunziatini), le dimissioni estive del ds…debacle certa. E invece dopo 4 giornate i toscani viaggiano a metà classifica con 5 punti, grazie alla vittoria in casa Torres e ai buoni pareggi con Rimini e Recanatese (in mezzo la sconfitta di misura con la capolista Carrarese). In avanti si è già sbloccato Russo (doppietta alla Torres, 20 reti lo scorso anno), ancora a secco il beniamino Edoardo Marzierli, 28 anni, una laurea in economia, una passione per la chitarra e per Batistuta e la sua esultanza a "mitraglia" mostrata per 20 volte durante l’indimenticabile promozione.