Il suo nome era stato segnato alla Summer League di Las Vegas

Probabili nuovi movimenti di mercato: potrebbe andarsere Burjanadze per lasciare spazio a un ’cinque’

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"Con la firma di RJ Nembhard colmiamo un vuoto strutturale che si era creato da qualche partita all’interno della squadra e aggiungiamo al nostro roster un atleta di talento e fisicità. RJ è una combo guard con la spiccata capacità di creare vantaggi per sè e per gli altri, caratteristica che riteniamo molto importante in questo momento, ma che non disdegna anche l’aspetto difensivo del gioco. Insieme a coach Sakota abbiamo ritenuto, tra tutti i profili esaminati, che le sue caratteristiche tecniche e caratteriali fossero quelle giuste per aiutare il nostro gruppo a risollevarsi in questo momento di difficoltà".

Lo presenta in questi termini il direttore sportivo Filippo Barozzi che si era appuntato il suo nome sul taccuino durante la ‘Summer League’ di Las Vegas a cui aveva partecipato lo scorso luglio. Nembhard ha vinto la concorrenza con un paio di altri profili tra cui quello di Marek Klassen (Nymburk) e Trent Frazier (Fmp Belgrado) che però il club serbo non era disposto a far partire.

Il fatto che si sia puntato forte su un ‘rookie’ ovvero un esordiente potrebbe rappresentare un rischio (ambientamento, adattamento a uno stile di gioco molto diverso…), ma sta anche a significare che su ‘RJ’ si ripone grande fiducia. A colpire, oltre alle doti atletiche e tecniche, è stato anche il carattere e la predisposizione al lavoro di Nembhard, giudicato molto più maturo rispetto alla sua (giovanissima) età.

Un aspetto che ha colpito anche coach Dragan Sakota che ha dato il suo benestare sull’operazione e non vede l’ora di poterlo avere a disposizione per iniziare a ‘plasmarlo’ e catechizzarlo con i suoi dettami. Va poi sottolineato che quello del play-guardia americano potrebbe non essere l’ultimo degli aggiustamenti in corso d’opera al roster della Pallacanestro Reggiana.

Il tecnico serbo si è preso ancora alcuni giorni di tempo per testare al meglio tutti i giocatori che sono a sua disposizione e poi, se lo riterrà opportuno, chiederà alla società di intervenire nuovamente. Probabile che la lente d’ingrandimento questa volta si posi sul reparto lunghi, dove le prestazioni ondivaghe di Diouf e quelle insufficienti di Burjanadze potrebbero accorciare in maniera preoccupante la coperta biancorossa.

A fare le valigie dovrebbe essere il georgiano che, oltre ad essere stato scelto quando c’era ancora Menetti, ha una clausola nel contratto che permette l’uscita a favore del club il 18 gennaio. Al suo posto potrebbe esserci bisogno di un ‘cinque’ che possa presidiare l’area e offrire un’alternativa valida a Hopkins e Reuvers.

Francesco Pioppi