La Conad pesca il centrale in Polonia Cantagalli potrà contare su Maziarz

Il giocatore è reduce da un’ottima stagione a Lagonegro. Intanto Sesto ha firmato per Parma (Serie A3)

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Il primo centrale della nuova Conad è Aleksander Maziarz. Il giocatore polacco, classe 1995, arriva a Reggio dopo l’esperienza dello scorso anno con la Cave del Sole Lagonegro, la seconda fuori dai confini del suo paese dopo quella del campionato precedente con i greci dell’Aons Milon.

"La passata stagione, la prima per me in Italia, ha rappresentato per me una nuova esperienza. Ho trovato un livello alto e un torneo molto equilibrato, visto che fino all’ultimo match la lotta per i playoff è stata decisamente aperta".

Peraltro con la maglia dei lucani è riuscito a centrare l’ottavo e ultimo posto per accedere alla post season, prima della sconfitta con quella Bergamo che è stata giustiziata in semifinale dai giallorossi. Cresciuto nel Kedzierzy-Kozle, il 205 cm di Krasnic fa le carte alla prossima Serie A2: "Come dicevo il campionato è già di alto livello di suo, potendo inserire due stranieri in squadra sarà ancora più difficile arrivare alle fasi finali. Voglio mettere la mia esperienza a disposizione del gruppo per ottenere il miglior risultato possibile". Sulla Conad che sta nascendo, l’atleta polacco non ha dubbi: "Sono entusiasta della squadra che la società sta allestendo. Ci sono tanti giocatori talentuosi, che hanno parecchio da dimostrare sia alle nostre rivali che a sé stessi".

Maziarz sarà il secondo innesto straniero agli ordini di Luca Cantagalli, dopo lo schiacciatore brasiliano Luiz Felipe Perotto.

Mercato – Nel frattempo ha trovato sistemazione Nicola Sesto. L’ex vice capitano della Conad, titolare lo scorso anno nella splendida cavalcata verso la Superlega, aveva già dato addio da qualche settimana al sestetto reggiano: varcherà l’Enza e giocherà con Parma, che ha acquistato il titolo di A3 dalla retrocessa Mondovì. "Il risultato che abbiamo ottenuto con la Conad è stato pazzesco – ha spiegato – siamo stati bravi, forti e tenaci nel giocare di squadra. Non eravamo i favoriti, ma attraverso il lavoro sul campo e la determinazione abbiamo raggiunto un traguardo che a Reggio mancava da 29 anni: ora sposo un nuovo progetto, portando la mia esperienza in una piazza importante ed ambiziosa".