La Reggiana frena contro il muro dell’Olbia

I granata pagano l’assenza di Montalto e la manovra meno brillante del solito. Sembra netto il penalty negato a Rosafio

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REGGIANA

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OLBIA

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REGGIANA (3-5-2) Venturi; Cremonesi, Rozzio, Cauz; Libutti, Kabashi (dal 27’ p.t. Lanini), Rossi (dal 39’ s.t. Cigarini), Nardi (dal 1’ s.t. Muroni), Guiebre; Rosafio (dal 39’ s.t. D’Angelo s.v.), Pellegrini (dal 24’ s.t. Varela ). (Voltolini, Turk, Hristov, Orsi, Sciaudone). All. Diana

OLBIA (3-4-1-2) Gelmi (dal 16’ s.t. Van Der Want); Brignani, Bellodi, Travaglini; Sueva (dal 16’ s.t Renault), Incerti (dal 16’ s.t. Zanchetta), La Rosa, Mordini; Biancu; Ragatzu (dal 44’ s.t. Konig s.v.), Contini (dal 29’ s.t. Nanni). (Emerson, Occhioni, Babbi, Gabrieli, Fabbri, Minala). All. Occhiuzzi

Arbitro Costanza di Agrigento (Cleopazzo-Piatti) IV uomo: Gasperotti

Note paganti 756, abbonati 4.304, incasso di 9.739 euro. Ammoniti Incerti, Travaglini, Cremonesi, Renault, Van Der Want. Rec. 3’+ 8’. Angoli 7-0

di Francesco Pioppi

La Reggiana resta in vetta, ma frena la sua corsa dopo quattro vittorie consecutive.

Gli attacchi granata si infrangono sul muro eretto dall’Olbia a cui riesce perfettamente quello che era il piano iniziale: catenaccio ad oltranza e qualche ripartenza.

Resta il forte dubbio di un contatto in area tra Bellodi e Rosafio, al 18’ del primo tempo, col difensore che spinge l’attaccante che accentua un po’ la caduta, ma il rigore sembra netto. Lì la partita sarebbe certamente cambiata.

Il rimpianto, in ogni caso, è soprattutto sull’azione non concretizzata da Pellegrini al 13’ della ripresa dopo un bell’assist di Guiebre. L’attaccante granata calcia di prima intenzione e centra Mordini appostato sulla linea.

In una partita così povera di occasioni solari, sono quelle le chance che ti possono far svoltare, ma purtroppo così non è stato.

La manovra non è stata ficcante come ci aveva abituato nelle ultime uscite (12 gol nelle ultime 7 prima di ieri) e la Reggiana ha pagato l’assenza annunciata di Montalto (una rete ogni 84’) e quella in corso d’opera di Kabashi, costretto a lasciare il campo al 27’ per un problema al piede destro, ‘regalino’ di La Rosa che qualche minuto prima l’aveva toccato duro, restando impunito.

L’infortunio ha spinto Diana a cambiare immediatamente assetto e ad aggiungere un attaccante: fuori il centrocampista albanese, dentro Lanini, con Rosafio arretrato sulla trequarti a formare un 3-4-1-2.

Anche l’ingresso del velocista scuola Juve non ha però sortito gli effetti sperati, prolungandone un’astinenza che ormai preoccupa.

Lanini non segna su azione dal 14 settembre, ovvero dalla terza giornata (l’ultimo centro è arrivato dal dischetto 26 novembre col Rimini). Di buono c’è comunque la porta inviolata per la quinta partita consecutiva che porta l’imbattibilità di Venturi a 532 minuti anche se un paio di rischi ieri la Reggiana li ha corsi: nel primo tempo Ragatzu ha messo di poco a lato e Contini ha fatto lo stesso nella ripresa. L’altra buona notizia, oltre alla frenata del Gubbio, è rappresentata dal ritorno in campo di Cigarini dopo quasi 7 mesi dall’infortunio al crociato (17 maggio a Salò).

Nei minuti finali ha fatto vedere le solite delizie: cambi campo con naturalezza e palle inattive calciate bene (finalmente!). Il percorso sarà lungo, ma l’inizio è molto confortante per i colori granata.

Calma e sangue freddo e nessun processo sommario, tutti ci aspettavamo qualcosa di più, ma a volte se non riesci a vincere è importante dare continuità ai risultati. E così è stato.