"La retrocessione non ci ferma Torneremo subito in Promozione"

Il diesse Daniele Fornasari: "I risultati sono importanti, ma a noi interessa di più far crescere i giovani"

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di Giuseppe Marotta

"Non sarà la retrocessione a fermare il nostro progetto: con tutte le energie proveremo a salire immediatamente": chiaro e diretto Daniele Fornasari, direttore sportivo del Guastalla appena retrocesso in Prima dopo lo spareggio perso col Baiso Secchia. "Sapevamo sarebbe stata una stagione difficile: la Promozione a Guastalla mancava da un ventennio e quindi per noi era la prima volta, e mettiamoci pure che abbiamo trovato un girone di livello…".

Fornasari non ne fa un dramma. "Il rammarico c’è, certo, soprattutto per come è arrivata la retrocessione. Hanno spareggiato il Baiso con 35 punti e noi con 31, punteggi che in altri gironi sarebbero stati sufficienti per salvarsi direttamente. Fare 31 punti al primo anno in Promozione è buono, non possiamo dire di aver fatto male, ma il calcio è così, dovevano scenderne tre … Faremo di tutto per rialzarci, puntiamo tanto sul settore giovanile e non vogliamo che questa stagione in Promozione sia stata solo una comparsa". Le giovanili sono al primo posto: "I risultati sono importanti, ma a noi interessa più il percorso. È bello creare una catena che funzioni, avere tanti giovani che un giorno possano ambire a fare categorie importanti nel loro paese, senza dover andare in giro a fare kilometri". È già ora di futuro: "Ci siederemo ad un tavolo per parlarne. In linea di massima c’è idea di continuità, poi chiaramente le decisioni sono societarie, sia sulla mia posizione, sia su quella di mister Mirco Cani, quindi è sempre bene parlarne prima. Volevamo finire la stagione con calma, abbiamo anche tante squadre giovanili alle fasi finali". Tornando al campo, domenica fino all’86’ il Guastalla era salvo: "Il calcio è fatto di episodi. Il Baiso ha trovato due piazzati vincenti, la fortuna deve girare e a noi è mancata. Loro non hanno rubato nulla, però per il percorso meritavamo di salvarci, anche per l’impegno e il cuore messi in campo nei 180’ di playout. È stato comunque bello nel corso della stagione, vedere la nostra comunità così partecipe, sperando di avere sempre più vicinanza anche da parte dell’amministrazione comunale". Sul "traversa-gate": "Al tempo ci eravamo solamente limitati a rispettare la decisione dell’arbitro, noi non abbiamo responsabilità. Ci sta che magari loro dentro ci tenessero a fare bene con noi, ma ho visto sia all’andata che al ritorno grande correttezza da ambo le parti, bello sia così".