"La Serie B se la giocano Reggiana ed Entella"

L’ex granata Gian Marco Remondina era allo stadio ’Dei Marmi’ di Carrara "A Rosafio e compagni è mancata la lucidità per chiudere il match"

di Francesco Pioppi

Allo stadio ‘Dei Marmi’ a seguire il posticipo tra Carrarese e Reggiana c’era anche Gian Marco Remondina (foto), un doppio ex che ha lasciato ottimi ricordi in entrambi i club, ma è soprattutto in Toscana ad aver fatto la differenza prima come centrocampista (dal 1981 al 1985) e poi come allenatore (dal 2013 al 2016). Alla Reggiana un solo campionato di Serie C nel 1985-1986: 32 gare con 2 gol.

Mister Remondina, partiamo dall’episodio chiave ovvero il pari di D’Ambrosio siglato a 47 secondi dalla fine… Come si fa a prendere un gol così?

"Quando arrivi negli ultimi dieci minuti con il risultato in bilico può succedere di tutto, basta una spizzata di testa in mezzo all’area o un episodio maldestro e la frittata è fatta… Il calcio è questo, se non dai il colpo del kappao…".

Insomma, la Reggiana doveva cercare di chiuderla prima…

"La gara è stata scarna di occasioni, nel primo tempo non se ne sono proprio viste, poi però la Reggiana è ripartita bene, ha cambiato passo ed è andata meritatamente in vantaggio. Ha poi avuto due o tre chance per chiudere la partita, nulla di clamoroso, però se le sfruttavi il match era chiuso. Quando vai in vantaggio devi sempre provare a fare il secondo, è mancata un po’ di lucidità, ma sono cose che succedono in Serie A, figuriamoci in C…".

A proposito di Serie C, come vede questo girone B?

"La Reggiana è una squadra forte, con giocatori esperti e rimarrà lì in lotta fino alla fine del campionato. Oltre ai granata solo l’Entella ha dichiarato di volere vincere, ma ce ne sono altre che sono partite senza fare proclami, ma zitte zitte sono lì: parlo di Gubbio, Siena e Cesena".

Intende dire che forse sarebbe stato meglio tenere un profilo più basso?

"No, per carità. Era una riflessione a voce alta, perché se hai dei giocatori forti lo sanno tutti che devono vincere, loro per primi, e non bisogna avere paura di dirlo. Anzi, è giusto assumersi le proprie responsabilità".

Alla fine chi la spunterà?

"Per me l’Entella arriverà là davanti a giocarsela con la Reggiana e poi quest’anno farei particolare attenzione al mercato di gennaio perché un paio di acquisti ben fatti, magari di giocatori che scendono dalla Serie B, possono davvero cambiare i valori e il verdetto finale. Vedo grande equilibrio".

E tra i giocatori della Reggiana chi le ha fatto una buona impressione?

"Rosafio è un giocatore che ha alcune qualità importanti, ce ne sono pochi di mancini in quel ruolo, ha velocità e tecnica e anche Guiebre, a parte un po’ l’ingenuità finale, ha caratteristiche interessanti e molta forza. Guglielmotti può dare ancora di più, lo conosco bene perché l’ho avuto alla Pistoiese, nelle partite decisive i suoi strappi devono fare la differenza".