"L’azzurro entra nel cuore, è stato un sogno"

Federico Fucà racconta il suo Europeo da vice di Pozzecco: "Esperienza bellissima e incredibile, spero di poterla continuare"

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di Gabriele Gallo

Dopo l’esaltante avventura in azzurro, che ha vissuto al fianco di Gian Marco Pozzecco, il viceallenatore dell’Unahotels, Federico Fucà (nella foto con il Poz), si è riunito alla squadra.

Coach, con quali sentimenti è tornato da Euro 2022?

"E’ stata una esperienza incredibile. Chi si appassiona al basket da bambino, e con esso cresce, che sia giocatore o tecnico, sogna di vivere una esperienza come questa. Ho vissuto ogni momento con grande emozione; impagabile l’attimo in cui senti suonare l’inno nazionale e guardi la bandiera. Lì davvero ti rendi conto che stai facendo qualcosa di importante per il tuo Paese e senti l’affetto di tutti i tifosi italiani intorno a te".

A fine luglio, quando fu nominato assistente allenatore della Nazionale disse:"E’ un sogno che si è avverato". Un sogno che proseguirà?

"Spero che il lavoro fatto in queste settimane con coach Pozzecco e lo staff consenta di andare avanti insieme. E’ stato veramente il realizzarsi di un sogno. Per il quale non finirò mai di ringraziare Gian Marco e la Pallacanestro Reggiana per l’opportunità che mi è stata data".

Come ha celebrato la storica vittoria sulla Serbia?

"Chiamando la mia compagna e la mia famiglia. Sono loro che da sempre, e in modo maggiore, mi supportano nella mia attività. E sapendo che quei momenti di felicità resteranno con me tutta la mia vita. Ho ripensato ai tantissimi giorni passati nelle palestre a fare basket per poter vivere serate come quella". Come ha smaltito la delusione per la sconfitta con la Francia?

"Con l’idea che per un millesimo ci è sfuggito qualcosa di incredibile, ma anche la consapevolezza che abbiamo fatti grandi cose; sbagliando solo il secondo tempo del match con l’Ucraina. Per un tiro libero sbagliato ci è sfuggita una semifinale attesa da 20 anni, e questo strozza la gola. Ma poi ci si ricorda del bellissimo cammino e l’amarezza è un po’ mitigata". Mateusz Ponitka ha fatto un Europeo clamoroso con la Polonia. Ha avuto modo di parlare con lui in questo periodo? Con le prestazioni che sta sfornando non c’è il rischio di non vederlo proprio in Unahotels?

"Per questo secondo punto è a lui che dovete chiedere. Io posso dirvi che, essendo nello stesso albergo, abbiamo avuto modo di conoscerci e di parlare qualche minuto della Pallacanestro Reggiana, in particolare dei giocatori in organico che già conosceva. E ha aggiunto di essere molto contento del fatto di poter giocare in Italia. Si capisce che, a parte le qualità del giocatore, è una persona estremamente seria e un professionista di altissimo livello".

Lei era viceallenatore biancorosso anche nella stagione in cui, in squadra, c’era Simone Fontecchio. Si vedevano già le qualità che abbiamo potuto ammirare in queste settimane?

"Sicuramente in quell’annata sfornò anche prestazioni molto importanti, mi ricordo quella di Trento dove vincemmo anche grazie al suo 67 da tre punti. Diciamo che all’epoca era difficile pensare che sarebbe diventato uno dei giocatori più importanti d’Europa, anche se io lo speravo per lui".

Che Fucà ritrova Reggio dopo l’esperienza agli Europei?

"Un tecnico che ha fatto un ulteriore step nella sua crescita professionale e che ora si ributta con enorme entusiasmo nell’avventura biancorossa".