L’ultimo blitz, in granata arriva Andrea Hristov

Al fotofinish la Reggiana mette una (super) ciliegina sulla torta: via Agostino Camigliano che va al Cosenza a titolo definitivo, dentro Andrea Hristov che fa il percorso opposto, ma con la formula del prestito con diritto di riscatto. Di fatto si tratta di una sorta di ‘scambio’ visto che il ruolo è lo stesso (entrambi sono difensori centrali) anche se i due hanno prospettive molto diverse. Hristov è infatti un giovane talento di 23 anni (classe ’99 come il gemello Petko che gioca in Serie A nello Spezia), titolare della nazionale bulgara.

Fisico da corazziere (190 cm per 82 kg), piede destro, potrà giocare al posto di Paolo Rozzio o comunque in tutti e tre gli slot della difesa se sarà necessario. Nel suo curriculum troviamo 65 presenze con lo Slavia Sofia (Serie A bulgara), 13 in Serie B col Cosenza.

Adesso Diana ha sostanzialmente tutti i ruoli doppi: Alessio Luciani e Giuliano Laezza come braccetti di destra, Paolo Rozzio e Andrea Hristov per la posizione centrale, Cristian Cauz e Michele Cremonesi a sinistra, con quest’ultimo che può essere considerato un vero e proprio jolly. Insomma, una difesa di altissimo livello, a nostro avviso. Resterà anche Denis Chiesa che ha rifiutato la proposta dell’Arzignano anche se difficilmente troverà posto in rosa.

Ruoli tutti coperti, come dicevamo, visto che - oltre al discorso portieri (Turk, Venturi e Voltolini) sia a destra che a sinistra si avranno due opzioni: Lorenzo Libutti o Davide Guglielmotti e per la corsia mancina Abdoul Guiebre e Manuel Nicoletti. Abbondanza anche in mezzo al campo con Filippo Nardi, Fausto Rossi, Daniele Sciaudone, Elvis Kabashi, Sonny D’Angelo, Mattia Muroni, il jolly Filippo Orsi e Luca Cigarini pronto a tornare a dicembre.

In attacco cinque nomi, di fatto, per due posti: Muhamad Varela Djamanca, Eric Lanini, Marco Rosafio, Jacopo Pellegrini e Adriano Montalto. Se contiamo anche i convalescenti Venturi e Cigarini parliamo di un ‘roster’ di 26 elementi, tutti di alto livello per la categoria.

A quei tifosi sempre critici ricordiamo che la squadra dell’anno scorso, senza dubbio molto forte, purtroppo ha fallito l’obbiettivo. Cambiare a volte non è solo ‘strategico’, ma è necessario per creare nuovi presupposti e rilanciare gli stimoli. E per fortuna domenica si comincerà finalmente a fare sul serio.

Francesco Pioppi