L’Unahotels e Menetti fanno la frittata

La squadra gioca male, segna un solo canestro nell’ultimo quarto e il coach regala i due liberi decisivi a Scafati: i biancorossi ora sono ultimi

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GIVOVA SCAFATI

61

UNAHOTELS

59

GIVOVA SCAFATI: Stone 16 (35, 26), Logan 2 (15, 05), Lamb 3 (16 da 3), Pinkins 20 (58, 24), Thompson 1; Rossato 6 (04, 25), Imbrò 10 (13, 28), Butjankovs 2, De Laurentis . N.E., Monaldi, Tchintcharauli, Caiazza. All. Caja

UNAHOTELS: Cinciarini 13 (13, 15), Anim 9 (36, 15), Olisevicius 3 (13, 03), Reuvers 18 (23, 24), Burjanadze (02, 01); Strautins 10 (35, 15), Diouf 6 (12), Cipolla (01, 01), Stefanini (02 da 3). N.E. VItali. All. Menetti

Arbitri: Mazzoni, Borgioni e Valzani

NOTE - Parziali tempi: 16-11, 32-28, 47-49. Tiri liberi: Givova 1418, Unahotels 2226. Uscito per 5 falli Pinkins al 36’15 (50-50). Rimbalzi: 40-39 per l’Unahotels.

di Daniele Barilli

La squadra che non c’è. Il gioco che non c’è. E l’allenatore che fa la scelta sbagliata al momento giusto. Come avrebbe mai potuto pensare di vincere l’Unahotels mettendo insieme tutte queste cose? Impossibile. E, infatti, anche a Scafati i biancorossi, ora all’ultimo posto in classifica, escono dal palasport a testa bassa. Dopo aver buttato via una partita in cui sarebbe bastato tanto così per conquistare due punti d’oro. Invece l’Unahotels, priva dell’influenzato Hopkins e di Vitali in panchina ma mai utilizzato, ha ruminato basket per 40 minuti, giocando male, a tratti malissimo. Facendosi sempre irretire dall’aggressività difensiva di Scafati e realizzando solo 59 punti: quasi impossibile pensare di vincere in trasferta sotto quota 60. I biancorossi sono finiti anche a meno 11 (44-33) all’inizio della ripresa. Poi, rimessa in piedi la partita (47-49) con un parziale di 17-5, è cominciata una sorta di gara a ciapa nò in cui l’Unahotels ha sprecato tutto quello che si poteva sprecare e anche di più. Realizzando solo 10 punti (112 al tiro in 10 minuti) in un ultimo quarto bruttissimo. In tutto questo la ciliegina sulla torta è arrivata a 25 secondi dalla fine. Dopo che Reuvers aveva trovato la tripla del pareggio sul 59-59, Menetti chiamava il fallo e mandava in lunetta Stone. Domanda da un milione di euro: perché? Se hai una squadra che fa un solo canestro in un quarto, perché ti giochi tutto su un azione in cui sarai costretto a segnare da tre? E, infatti, il tiro di Olisevicius, per quanto ben costruito, non entrava nel canestro e Scafati ringraziava per il gentile regalo che Caja non contraccambiava. Sarebbe stato così brutto difendere come fanno tutte le squadre del mondo e provare a rubare il pallone? D’altronde, va detto, Menetti partite così ne ha già perse con la stessa scelta (ne ricordiamo due molto importanti: una a Pesaro e una in casa con Milano finite come ieri...). Continuiamo pure a farci del male, insomma. D’altronde Scafati non ha rubato nulla. La squadra di Caja è rimasta quasi sempre al comando della partita (i reggiani sono stati in vantaggio solo sul 26-27 e sul 47-49) e pur sbagliando tanto ci ha messo un po’ più di cuore e rabbia. L’Unahotels, invece, non ha mai avuto la forza di prendere in mano la partita poi, nel finale, è arrivata la frittatona. Complimenti vivissimi.