Martedì 16 maggio: il Giro d’Italia è reggiano

Sarà la 10ª tappa ed è dedicata al grande Gino Bartali. Partenza da Scandiano, si sale fino a Civago e traguardo a Viareggio

di Angelo Costa

"Sarà il modo migliore di festeggiare i seicento anni di Scandiano contea", dice il sindaco Matteo Nasciuti dal teatro Gaber di Milano, dove viene svelato il percorso del Giro d’Italia 2023 e, di conseguenza, diventa ufficiale la tappa che dalla città dei Boiardo salirà sull’Appennino per raggiungere la Versilia.

Appuntamento al 16 maggio, un martedì, per la Scandiano-Viareggio, dedicata a Gino Bartali, decimo capitolo del prossimo romanzo rosa, ma anche una pagina di storia: mai all’ombra della Rocca era stato ospitato l’evento ciclistico più importante d’Italia.

"E’ stato un bel lavoro di equipe con Manghi e lo staff della Regione. La nostra città è diventata contea nel 1423, sarà un bel compleanno", aggiunge Nasciuti, che il Giro lo coccolerà quasi per tre giorni: siccome la tappa è in calendario subito dopo il riposo della corsa, previsto per lunedì 15 maggio, le squadre arriveranno negli alberghi fin dalla domenica sera, al termine della cronometro di Cesena, per trascorrere la giornata libera nel nostro territorio.

Cartina alla mano, non sarà una tappa dal destino segnato, come quella lunga e piatta per velocisti che si è conclusa a Reggio nel maggio di quest’anno: da Scandiano a Viareggio il tracciato, senza un metro di pianura, strizza l’occhio a chi sa andar forte in salita e ha il coraggio di attaccare da lontano. Non i favoriti per la vittoria finale, anche se dovranno star attenti a evitare le trappole, ma gli esperti delle fughe.

A Scandiano i ciclisti si ritroveranno nel Parco Ente Fiera: da lì inizieranno un circuito di 5,6 chilometri che attraverserà tutte le vie del centro, passando nei siti storici, a cominciare dalla Rocca dei Boiardo. Poi raggiungeranno Iano, dove sarà fissato il chilometro zero: qui verrà dato il via ufficiale.

Da lì saliranno a Viano, dalla fondovalle raggiungeranno il Cigarello e Felina, poi scenderanno a Gatta per iniziare la lunga ascesa verso Villa Minozzo e Civago per arrivare a Passo delle Radici, che con i suoi 1527 metri è il punto più alto della tappa. Lì inizierà la parte toscana, con l’attraversamento della Lucchesia per raggiungere la costa versiliana. Dei 190 chilometri complessivi, in terra reggiana se ne percorreranno una settantina: i più impegnativi. Giornata speciale, come tutte quelle macchiate dal rosa del Giro, giornata senza precedenti per una città che il grande ciclismo lo ha vissuto soltanto con corse a tappe più brevi: negli ultimi anni, Scandiano ha ospitato partenze e arrivi della Coppi e Bartali, che spesso è transitata anche sul Monte delle Tre Croci con i suoi circuiti conclusivi. Sarà l’occasione per celebrare l’ex ciclista cittadino Lauro Grazioli, classe 1943, gregario di Adorni e Merckx, che il Giro non è mai riuscito a correrlo. E lo scandianese adottivo Eugert Zhupa, albanese cresciuto nella nostra terra, che la corsa rosa invece l’ha disputata quattro volte, completandole tutte e accarezzando un paio di volte il successo di giornata con fughe a lunga gittata, una delle quali proprio nel finale della tappa di Reggio nel 2017, penultimo anno della sua carriera da professionista.