Mister Iotti si toglie un ’masso’ dalla scarpa: "Ma non dicevano tutti che eravamo scarsi?"

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di Federico Prati

Chapeau a "Sua Eccellenza il Boretto". Recitavano così le maglie sfoggiate da squadra, staff e dirigenza per celebrare l’incredibile salto in Eccellenza del Boretto, mai così Borettone. Proprio all’ultima giornata il club biancazzurro del presidente Andrea Vaccari ha vinto davanti ai propri tifosi al "Saccani" il girone B di Promozione grazie a scelte mirate e ponderate. A partire dalla conferma di mister Marco Iotti, il tecnico del salto dalla Prima alla Promozione, che ha fatto centro anche al piano di sopra. "Ora mi posso proprio togliere questo fastidioso sassolino che ho tenuto per tutta la partita – mostra il trainer alla fine della sfida decisiva con la Scandianese – Tutti dicevano che eravamo una squadra scarsa, non meritiamo la posizione di classifica, che siamo primi grazie al Covid. Questo gruppo ci ha portato in alto in Prima categoria e si è confermato nella categoria superiore, quindi faccio i complimenti a questa squadra. Siamo stati più forti di mille avversità, gestendo bene l’inevitabile momento di calo nel girone di ritorno. Il fatto di sottovalutarci ci ha paradossalmente dato ulteriore forza. Agli altri lasciamo solo le parole. Già alla fine del girone d’andata abbiamo capito che potevamo essere in lizza con le migliori, poi la svolta nel ritorno col blitz di Viano che ci ha spinto verso il traguardo, nonostante il gambino". Un gruppo mai così unito a partire dal senatore Matteo Manotti, l’unico della rosa ad esserci sin dai tempi della Seconda categoria e del primo salto in Prima col trainer Christian Iotti in panca, guarda caso omonimo dell’attuale coach e uno degli artefici della rinascita borettese partita un decennio fa. Rosa di sicuro affidamento che nei momenti di crisi ha potuto contare su risorse innate assicurate dal sempreverde bomber Elia Lorenzini, borettese doc, che ha insaccato la rete decisiva nel blitz di Sorbolo di domenica scorsa.

Una squadra ironica che ha saputo far fronte alle critiche, scherzandoci su a suon di tè e biscotti nello spogliatoio e che ha interpretato il calcio nella giusta dimensione. Resterà negli annali la biciclettata dello scorso autunno per il derby del Po contro il Brescello, fra l’altro vinto.

E alla fine è arrivato il salto in Eccellenza. Alla faccia di tutto e tutti. Forse solo il Boretto col suo meraviglioso pubblico ci credeva.