di Giuseppe Marotta I sei anni di Alessandro Spanò a Reggio sembrano una vita: arrivato nel 2014 appena ventenne (ne compirà 28 il 19 giugno), da subito si distinse per carisma. C’era nella disgraziata gara di Siena (anche se infortunato), c’era in D e soprattutto nella serata col Bari che regalò alla Reggiana la Serie B. Poi la decisione di cambiare vita. Oggi, dopo gli studi, lavora nel settore DeFi (finanza decentralizzata) e intelligenza artificiale ed è sempre in giro. Ma occhi, e cuore, sono sempre sulla sua Reggiana. Alessandro Spanò, che bella la stagione della Reggiana... "C’è poco da dire: questa è una delle più forti mai viste. Se non vincerà il campionato sarà solo perché il Modena è altrettanto forte". Ha visto molte partite? "Sì, e quando riuscivo sono anche venuto a Reggio, come giovedì scorso con l’Entella". A Teramo andrà? "Non riuscirò purtroppo. Ora sono a Milano e spesso sono all’estero. Visto che non gioco potrò permettermi il doppio schermo con le due partite (sorride, ndr), in modo da tenere d’occhio il Modena". Per la Serie B color granata, la Reggiana dovrà prendere i tre punti a Teramo e la squadra di Tesser non vincere in casa col Pontedera. "E’ nella natura dei calciatori crederci fino a che c’è speranza. E da ex vi dico che ci credo anche io! La Reggiana ha una mentalità straordinaria e sarà focalizzata in toto sulla propria partita. Poi chiaro che non dipende solo da te e serve un passo falso del Modena …". Il Pontedera può fare lo sgambetto? "Quando sei un professionista lo sei fino in fondo. Nessuna gara è scontata. Anche quando le speranze sono poche devi crederci. Anni fa la Cremonese recuperò dieci punti all’Alessandria…". Ha sentito Marcos Espeche? "No, non ce n’è bisogno. Ho letto sul ’Carlino’ che ha detto che darà ...
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