di Gabriele Gallo
Se l’Unahotels avesse conquistato la Fiba Europe Cup, mercoledi scorso, si sarebbe fregiato del titolo di "Re per una notte". Tuttavia Stevie Thompson ci è andato vicino, perché è stato il migliore in campo dei biancorossi e ha dimostrato che, se vuole, può reggere anche contesti di alto livello. Proprio la sua estrema discontinuità, con la tendenza anche a deprimersi davanti a giocate negative, è stata una delle principali critiche rivoltegli lungo tutta la stagione. Contro il Bahcesehir, forse per la prima volta, il numero 1 dei reggiani (per ora di canotta ma con l’auspicio, che renderebbe contenti tutti, che lo possa divenire pure sul parquet) ha mostrato davvero di che pasta può essere fatto: se vuole.
Thompson, la sua prova è stata una delle poche note felici di gara 2 di finale…
"È sempre un peccato perdere una finale, specie dopo il fantastico percorso che abbiamo fatto. Ma i turchi hanno giocato davvero bene e bisogna essere realisti e rendergli merito. Parlando sia dal punto di vista personale che di squadra, tutti abbiamo dimostrato di poter competere a questo livello".
Dopo il gran recupero del secondo quarto, potevate fare qualcosa in più per provare a vincere? Rimpianti?
"Loro avevano tanto talento ed estrema solidità e compattezza. Noi abbiamo dimostrato di essere una buona squadra e abbiamo avuto le nostre chances. Ma non ho rimpianti. Abbiamo dato il massimo, forse anche di più, abbiamo dimostrato di poter competere con loro, dobbiamo solo essere orgogliosi".
E lei, forse per la prima volta quest’anno, ha dimostrato che può essere impattante anche a questo alto livello…
"Le chiavi per fare bene, per me come per chiunque altro, sono fiducia e ritmo. Sarò sincero, ho sempre avuto grande fiducia nelle mie abilità e nelle mie caratteristiche. Ovviamente con maggiori opportunità di dimostrarlo, come avvenuto in quest’ultimo periodo, posso entrare nel mio ritmo di gioco ed iniziare a dare continuità e solidità alle mie prestazioni. Penso che questa sia la spiegazione per la mia crescita".
Potrebbe essere proprio lei l’arma in più per la caccia ai playoff?
"Il mio obiettivo è quello di mantenere questo livello di gioco. Farò di tutto per riuscirci e aiutare la squadra ad ottenere un risultato importante come centrare la post-season".
Quanto hanno condizionato, i tanti infortuni, il rendimento di una delle Reggio più belle e coraggiose degli ultimi anni?
"Sicuramente gli infortuni che ci hanno colpito sono stati l’aspetto più sfortunato di questa stagione. Allo stesso tempo, il gruppo nelle difficoltà si è ulteriormente compattato, la nostra chimica si è cementata ancora di più. Siamo tutti motivati nel voler arrivare ai playoff e penso che questa volontà sia la più grande fonte di energia che avremo per i prossimi due match".
Lei e la società avete entrambi l’opzione di uscire dal contratto. I giudizi su di lei ultimamente sono più lusinghieri. Vorrebbe restare?
"Ora sono estremamente concentrato sulla caccia ai playoff. Devo dire che ho ricevuto davvero tanti attestati di fiducia e di rispetto da parte del club durante questi mesi; mi sono trovato davvero bene ed anche la gente di Reggio è sempre stata gentile nei miei confronti. Personalmente penso di aver dimostrato di poter meritare ancora una chance a questo livello e contribuire alle vittorie della squadra in cui giocherò".