"Pagina peggiore della mia carriera Protagonisti di un horror show"

Diana non cerca scuse: "Non siamo scesi in campo, io per primo. Ci prendiamo critiche e insulti. Poteva finire 8-1. I motivi? Pochissima umiltà, soprattutto da parte mia. Devo abbassare la cresta"

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di Giuseppe Marotta

"Questa è la pagina peggiore della mia carriera, compresa, forse, quella da calciatore. Sono in difficoltà nel commentare questa partita, e mi vergogno, perché se la mia squadra fa una prestazione così, allora ho problemi nel fare l’allenatore".

Aimo Diana nel post gara ci va giù pesante. Del resto la prova della sua Reggiana è indifendibile. Sguardo basso per il mister, quasi a voler sparire, Da parte sua è ampia l’autocritica: "Chiedo scusa alla società, ai tifosi. Ora ci meritiamo di prendere tutto quello che arriva: critiche, insulti". Una prestazione difficile da commentare: "La mia squadra oggi (ieri, ndr) non è scesa in campo, quindi io, il capo della squadra, non sono sceso in campo. Il Fiorenzuola merita complimenti, ma oggi le avremmo prese anche da una squadra di Terza categoria". Non è semplice trovare parole: "Fatico a dare giudizi. Non parlo in questo momento di tattica o di tecnica perché prenderei delle scuse che non esistono. Sono deluso prima di tutto da me stesso, non si è visto niente di ciò che abbiamo provato. Sono mancati proprio i nostri principi".

Complicato trovare la "medicina" dopo giornate così: "Abbiamo vissuto tanti momenti belli, ora, invece, è un momento negativo, il più basso da quanto sono qui. Avevo detto che ci sarebbero stati alti e bassi, ma così in basso non me lo aspettavo. Poteva finire 8-1... C’è stata poca umiltà, anche da parte mia. Forse pensavo di essere allenatore dopo 100 punti fatti in poco più di un anno, invece devo abbassare la cresta e capire che c’è tanto da lavorare, ma tanto".

Sull’eventualità di andare in ritiro per ricompattarsi: "Non è questione di coesione, fino a ieri dicevamo che questo gruppo scherza e ride insieme. Bisogna ritrovare serenità, sarà difficile nell’immediato, da giovedì magari arriverà, domenica c’è una partita e bisogna entrare nel mood giusto il prima possibile. Ripeto, niente disamine tecniche: ho fatto ridere e ci siamo mossi male in ogni reparto". Guardare avanti è dura, ma doveroso: "Tutti dobbiamo scavare dentro e sforzarci nel capire che così non è abbastanza, e bisogna fare di più".

Diana spiega cosa intende per mancanza di umiltà: "Forse crediamo che possiamo stare sempre alti come baricentro, tanto il gol lo facciamo prima o poi. Non è, evidentemente, così. Sono basito da questa partita. Se mi sento tradito dai miei calciatori? Quello mai: è esagerato. Bisogna lavorare tanto e superare il momento complicato".