di Francesco Pioppi
Quando Luka Doncic si è guardato allo specchio ieri mattina ha probabilmente notato il segno delle cinque dita di Mateusz Ponitka (foto). Si scherza, ovviamente, ma l’ala polacca della Unahotels lo ha sportivamente preso a sberle, trascinando la propria nazionale a una semifinale di Eurobasket che al proprio paese mancava da 51 anni. A tutto questo va aggiunto che il nuovo asso biancorosso è diventato il terzo giocatore di sempre a realizzare una tripla doppia in un campionato europeo. Numeri mostruosi: 26 punti, 16 rimbalzi e 10 assist (con 41 di valutazione e la tripla della staffa) che lo hanno accostato a Toni Kukoc (Croazia, 1995) e Simina Mandache (Romania, 2017).
Oltre a tutto questo - che non è poco - ha dimostrato una leadership da grande campione e una comprensione del gioco che solo pochi eletti possono avere (il nostro Nicolò Melli, per esempio, è uno di questi). Caratteristiche che lo rendono un giocatore a tutto tondo e definirlo ‘ala’ come anche noi abbiamo fatto, è quasi riduttivo. Ponitka fa il play, la guardia tiratrice e va a rimbalzo (spesso e volentieri) con la disinvoltura di un lungo. Classe 1993, 198 cm per circa 100 kg di peso, è un elemento in grado di cambiare le prospettive di ogni squadra e i dirigenti reggiani, con il direttore sportivo Filippo Barozzi in testa, sono stati straordinariamente bravi ad afferrare l’occasione al volo e a metterlo sotto contratto.
L’accordo prevede un garantito di due mesi (dal 22 settembre al 22 novembre) con un altro mese opzionale (c’è un’escape che può essere pagata) e poi un’eventuale estensione fino alla fine dell’anno. Questo perché Ponitka, ormai fisso in orbita Eurolega (era allo Zenit San Pietroburgo) si è voluto lasciare aperta la porta per accettare eventuali offerte che potrebbero arrivare dal piano di sopra e che, visto il rendimento, non dovrebbero mancare. La Virtus Bologna, per esempio, avrebbe già accesso i radar…
E allora è proprio qui che arriva il punto, con la domanda che tutti gli appassionati biancorossi si stanno facendo: dobbiamo addirittura prepararci al ‘peggio’, ovvero al fatto che potremmo non vederlo mai indossare la maglia della Unahotels? Il contratto almeno per i primi due mesi è blindato, ma è chiaro che nessuno tiene mai qualcuno ‘contro voglia’ e - una volta finiti gli Europei - bisognerà mettersi attorno a un tavolo. Per lasciarlo andare, Reggio dovrà comunque incassare un cospicuo indennizzo economico. Vedremo come andrà a finire.