di Gabriele Gallo
E’ un Luca Cigarini raggiante quello che si presenta nella sala stampa della sede della Reggiana per parlare dell’estensione del suo contratto in granata (prorogato sino a giugno 2024), ma anche del suo stato di salute e delle aspettative intorno alla squadra.
Cigarini, è contento di questo rinnovo?
"Sono molto contento, e orgoglioso per la fiducia che la società ha riposto in me e persino più felice che ad agosto 2021. Il rinnovo infatti non l’ho chiesto io, è stata una scelta della società: questo mi fa percepire che ho fatto qualcosa di buono. E voglio fare ancora meglio, proprio per la responsabilità che sento verso dirigenti, staff tecnico e tutti quelli che lavorano dietro le quinte per mettermi nelle migliori condizioni. Sono qui per riprovare, insieme ai compagni, a raggiungere quell’obiettivo che la scorsa stagione è rimasto a metà. E sono convinto che arriverà".
Quando potrà tornare in campo?
"Il lavoro è ancora lungo, ma procede tutto come si deve. Credo che a dicembre mi rivedrete allenarmi con la squadra e pronto a essere utile. Se poi dovessero servire una o due settimane in più per essere al 100% e tornare come prima dell’infortunio, me le prenderò e non sarà un dramma".
Come vede la Reggiana a pochi giorni dall’inizio del campionato?
"Bene. Sono andati via pezzi importanti, ragazzi perbene. Ma la società sta facendo un ottimo lavoro. E sarà chi arriva a dover dimostrare di essere all’altezza di chi se ne è andato".
Nonostante le cose non siano andate bene l’anno passato, lei è sempre convinto della scelta fatta di vestire il granata?
"Assolutamente sì. E l’anno scorso mi sono davvero divertito. A livello emozionale è stata la stagione più bella della mia carriera, perché l’ho vissuta nella mia città indossando i colori della squadra per cui tifo. E’ andato quasi tutto bene, a parte la fine".
Con Cigarini in campo sarebbe cambiato qualcosa?
"Col senno di poi sarebbe facile dire di sì. Tuttavia, senza fare il fenomeno o lo sbruffone, forse qualche chances in più l’avremmo avuta. Di questo sono convinto".
Cosa non ha funzionato in quel maledetto playoff con la Feralpisalò?
"Possiamo cercare tutti gli alibi che vogliamo, a partire dalla sosta troppo lunga che può avere influito sulla concentrazione ma… Sono appunto alibi. La verità è che abbiamo giocato male, e lo si percepiva. Non meritavamo di passare. Siamo stati inferiori a loro e loro ci hanno meritatamente battuto".
Come vede il girone di quest’anno?
"Forte. Molte squadre, Cesena, Entella e mi dicono anche la Carrarese, stanno costruendo organici importanti. Ma resto convinto che la Reggiana ha qualcosa in più: possiamo, anzi dobbiamo, vincere il campionato".
Domenica c’è il debutto con la Lucchese…
"E’ una partita da vincere a tutti i costi. Se si parte bene tutto il resto si sistema".
E magari si rianima la tifoseria? Ci pare di notare meno entusiasmo rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
"Meglio così: faremo ricredere i nostri tifosi. Faremo meno abbonamenti? E’ possibile, vorrà dire che ci sarà più gente che farà il biglietto, saremo noi a riportare la gente allo stadio".
L’ha sorpresa la conferma di mister Diana?
"Per nulla. Me l’aspettavo e ci speravo. Dopo un campionato come quello dell’anno passato lo staff andava confermato. La società ha fatto la scelta più intelligente e ha dato un segnale importante, soprattutto ai giocatori".
Il presidente Salerno ha detto che lei sarà utile anche a far crescere la società nel suo insieme e non solo sul campo. Si profila per lei un futuro da dirigente granata quando appenderà le scarpe al chiodo?
"Tra qualche anno, se ci saranno occasioni e possibilità, mi farebbe piacere".