"Questa Unahotels è molto intrigante"

Scatenato Cinciarini, incoronato capitano ’a reti unificate’: "Ho un anno in più, ma non avrò problemi se dovrò giocare 40 minuti"

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di Francesco Pioppi

Cinciarini, durante la presentazione della nuova stagione è stato incoronato capitano ‘a reti unificate’ da coach Menetti e dall’amministratore delegato Dalla Salda, sensazioni?

"Sono onorato di essere il capitano ed è un po’ la mia indole quella di saper guidare e di avere leadership, cerco di dare quel qualcosa in più che può aiutare i ragazzi sia in campo che nella vita di tutti i giorni. Ringrazio Max (Menetti, ndr), Alle (Dalla Salda, ndr) e tutti la società per la fiducia".

Manca ancora un ‘quattro’ di energia ed esperienza, ma la squadra è praticamente fatta, quali sono le prime impressioni?

"È una squadra molto intrigante, mi piace. Non vedo l’ora di conoscere tutti i ragazzi in questo ritiro a Castelnovo. Per Kassius (Robertson, ndr) e Ponitka ci sarà da attendere un po’ di più mentre con Mika (Hopkins, ndr) ho già un feeling speciale. Sono poi molto curioso di tornare ad allenarmi con Max perché ci siamo lasciati tanti anni fa e ci ritroviamo con molta più esperienza, credo sia un’ottima scelta quella che è stata fatta dalla società".

Proviamo a dare uno sguardo agli ultimi due colpi di mercato messi a segno dalla dirigenza biancorossa, partiamo da Robertson.

"Viene da un paio di stagioni molto importanti in una lega di altissimo livello come l’Acb spagnola, tra l’altro ha giocato anche con mio fratello alla Fortitudo e ci siamo già scambiati un paio di messaggi. Secondo me ci può dare grandi soddisfazioni, è un super tiratore, poi è chiaro che starà anche a noi capire come innescarlo".

Dopo gli Europei che giocherà da capitano della sua Polonia arriverà anche Ponitka, forse il vero pezzo da novanta di questa campagna acquisti.

"È un giocatore che in pratica può ricoprire tutte le posizioni dall’uno al quattro. È un elemento di grande talento, ma anche di grande fisico. L’ho affrontato in Eurolega e in Nazionale e può marcare sia gente più grossa che gente più rapida e poi può essere quel giocatore di esperienza che mi affianca e che ha già giocato a livelli importanti. Può darmi una grande mano sotto vari punti di vista".

Tutti questi innesti in corsa non rischiano di complicare l’assemblaggio della squadra?

"Ci vorrà di volta in volta un pochino di pazienza, ma non credo che sarà così complicato e starà a me in primis e poi anche a Max farli entrare nei meccanismi, però è sempre meglio avere ‘problemi’ di abbondanza che di rotazioni corte".

Ci sembra praticamente impossibile che lei possa ripetere una stagione come quella passata, non tanto in termini di qualità ma di quantità… Vedremo un Cinciarini ‘diverso’, magari con meno minuti in campo, in modo da non arrivare a fine anno con le batterie a terra?

"Io di batterie a terra non ne ho viste l’anno scorso… Comunque la mia preparazione è stata meticolosa anche questa estate, come sapete. Certo c’è un anno in più sulla carta d’identità, però non avrò problemi se dovrò giocare 40 o 15 o 25 minuti. Non mi pongo limiti o pensieri di gestirmi, quando sarò in campo darò il 100%. La squadra è profonda ed è stata costruita così perché facciamo una Coppa molto più tosta e perché le squadre in Serie A si sono tutte rafforzate".

Dando uno sguardo alla Serie A chi le sembra più competitivo?

"Al di là di Milano e Bologna che partono avanti a tutte, ci sono anche Venezia, Tortona e Sassari che hanno fatto delle squadre super… Noi di sicuro vogliamo restare tra le prime otto e fare i playoff, per riuscirci confido in un PalaBigi carico e pieno perché quando ci sarà la stanchezza può fare la differenza".