"Questo non è più il vero senso dello sport Si puniscono ragazzi che rischiavano di farsi male"

Incredulo e amareggiato anche il sindaco di Rubiera Emanuele Cavallaro che, ieri sera, ha scritto un lungo post sui social proprio sull’esclusione dal campionato dei Vikings.

"Ho parlato poco fa con i dirigenti della Pallamano Rubiera. La squadra di serie A1 è stata cancellata dal campionato per decisione della FIGH, poiché si è rifiutata di proseguire la partita con l’Albatro a Siracusa, dopo che diversi giocatori erano pericolosamente scivolati su di un terreno di gioco praticabile, secondo gli arbitri, impraticabile e troppo pericoloso secondo i dirigenti rubieresi.

Il provvedimento della federazione, di fatto, si abbatte su di una squadra di ragazzi che rischiavano, semplicemente, di farsi male. C’è chi ha deciso di tutelarli ed assumersi questa responsabilità, una scelta che a questo punto - secondo la giustizia sportiva - segna la fine di una esperienza. Non ho le competenze per cimentarmi di giustizia sportiva. Ci sono gli organi preposti, ci saranno tribunali competenti nelle varie sedi a trattare questa decisione. Però penso che sia necessario “capirsi” su cosa sia lo sport, almeno quello che - lontano dai milioni, dal petrolio, dallo schifo a cui sempre più spesso ci tocca di assistere - riveste un interesse pubblico, perché coinvolge una comunità, perché rappresenta un’occasione di crescita: quello che è giusto sostenere ed aiutare. Il Senato ha approvato il decreto legge che inserisce il riconoscimento del “valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme” nell’articolo 33 della Costituzione. Un riconoscimento atteso, che però descrive qual è lo sport che merita di essere tutelato: quelle che promuove il “benessere psicofisico”. La tutela della salute è dunque il primo elemento che fa dell’attività sportiva un valore. Viene dunque da concludere che i dirigenti della Pallamano Rubiera hanno correttamente applicato quello che diventerà presto una prescrizione della Costituzione. Credo che chi ha responsabilità pubbliche debba occuparsi e riflettere sull’operato della FIGH, per comprendere se i suoi regolamenti siano compatibili con un sostegno pubblico. Ho cercato di esser lucido, nel ragionamento, perché questo è un momento confuso, fatto di emotività e purtroppo anche di lacrime. Un abbraccio a Patrizia Bondavalli ed ai ragazzi della pallamano. Sul piano etico non avete nulla da rimproverarvi"