Reggiana, attenta a non abbassare la guardia

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È proprio quando sembra facile che a volte, di colpo, diventa tutto difficilissimo. Soprattutto se sei consapevole di essere più forte e puoi inconsciamente abbassare la guardia. Ci auguriamo non sia il caso di questo Alessandria-Reggiana, posticipo della quarta giornata, in scena oggi dalle 20,30 (diretta su Rai Sport oltre che su Eleven). Mister Diana ci ha messo come sempre la faccia anche per i suoi giocatori, facendo capire all’esterno che il gruppo è consapevole dell’importanza di quello che lui stesso ha definito come una sorta di ‘crocevia’. Almeno per l’immediato, perché a settembre non c’è mai nulla di definitivo. Se fai il primo blitz in trasferta però, magari inizi a spiegare un po’ le ali. Se lo manchi rischi di avviare un mulinello di critiche o malumori che non fa bene a nessuno.

Il trainer non avrà a disposizione Kabashi, in porta ci sarà ancora Turk, in difesa potrebbe tornare Laezza per dare un turno di riposo a Luciani, con capitan Rozzio (foto) e Cauz confermati. Sulla fascia destra ballottaggio tra Guglielmotti e Libutti, mentre Guiebre sembra in vantaggio su Nicoletti per la corsia opposta. In mezzo al campo assieme a Nardi e Rossi (o Muroni) potremmo rivedere D’Angelo che fin qui ha giocato solo qualche spezzone. Lanini avrà come partner Rosafio, tenuto a riposo precauzionale col Montevarchi, anche se Pellegrini non lo ha fatto rimpiangere e, nel caso, avrà la sua chance a partita in corso.

Dalla panchina potrebbero arrivare forze fresche e ci riferiamo a Nicoletti (ottimo col Montevarchi) e Varela Djamanca che contro l’Aquila è entrato benissimo, creando superiorità numerica coi suoi ‘strappi’ e fornendo l’assist a Guglielmotti per il poker. Non vi racconteremo che l’Alessandria è la squadra più forte del mondo, ma come ogni ‘belva ferita’ merita attenzione. L’inizio per la squadra di mister Rebuffi è stato un incubo con tre sconfitte: in trasferta con l’Imolese (1-0), in casa con la Virtus Entella (3 a 1) e a Gubbio (2 a 0), ma i piemontesi sono una squadra viva e non ‘depressa’. Hanno sempre lottato e creato grattacapi agli avversari. Ben più di quanto suggeriscano i risultati.

Francesco Pioppi