"Se mettiamo loro ansia, noi ci divertiremo"

Mastrangelo carica i suoi per la ’bella’ con Bergamo: "Ricordiamoci che queste sfide le guardavamo in tv"

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La splendida stagione della Conad si arricchisce di un altro capitolo e nessuno dei giallorossi, all’indomani della vittoria in gara 2 di semifinale con Bergamo, è sazio. Su tutti coach Vincenzo Mastrangelo, pronto a guidare i suoi nella ’bella’ in programma domani alle 20,30 sul campo avversario, che potrebbe spalancare le porte di una finale non pronosticata ad inizio anno.

Coach, perso il terzo set ai vantaggi, ha pensato che la stagione potesse essere prossima alla fine?

"Un po’ di timore c’è stato, era già capitato di cedere un parziale giocato punto a punto e poi vedere i nostri avversari scappare via nel prosieguo, sulle ali dell’entusiasmo e col braccio ’leggero’. Bravi noi a giocare il quarto senza perdere la bussola, per poi disputare il solito tiebreak di alto livello. Avevo detto ai ragazzi che, se dovevamo uscire, non lo dovevamo fare in casa nostra: così è stato’.

Ha schierato Marretta, uno schiacciatore, in alternanza con Morgese nel ruolo di libero: con quale obiettivo?

"Siamo andati a caccia di qualcosa in più, insieme al mio staff: Marretta è bravo in difesa e ha personalità, ho spiegato a Morgese che non era una scelta contro di lui, ma per fare il bene della squadra. Le partite si vincono anche sui dettagli".

Tutti protagonisti, comunque, dai 34 punti di Cantagalli ai 20 di Held, oltre al contributo nel finale dei più esperti, Garnica e Sesto.

"Mi fermo a due dati: Sesto ha attaccato con l’88%, oltre al lavoro a muro, Held lo scorso anno faceva la A3. Qui nessuno, oltre a Garnica e Zamagni, ha giocato una finale playoff, fino all’anno scorso le guardavamo in tv...".

Ora si va a Bergamo per la ’bella’: i vostri avversari sono sicuramente favoriti, ma la palla peserà anche per loro?

"Sono una società che da tempo lavora con l’obiettivo della promozione, ogni anno che passa può subentrare un po’ di pressione. Dovremo essere bravi noi a giocarcela con la stessa intensità di gara 2, provando a far venir loro l’ansia: se saremo in grado di farlo, sicuramente ci sarà da divertirsi".

Cosa cambia nell’avere una settimana per preparare il match, come accaduto prima di domenica, oppure solamente tre giorni come in questo caso?

"Dal punto di vista mentale è quasi meglio giocare sempre. In questo modo, invece, non c’è tempo per lavorare dal punto di vista tattico, anche se il prossimo sarà il settimo confronto stagionale e ormai ci conosciamo a menadito".

Dall’altra parte del tabellone si aspettava un 2-0 di Cuneo su Santa Croce, coi piemontesi già in finale dopo due gare?

"Sì, perché ha usato lungimiranza: immaginando quanto sarà dura l’A2 202223, specie se Vibo Valentia farà la categoria, hanno investito per un mese su un atleta (il croato Andric , ndr) che fa la differenza. Cuneo, indipendentemente dal risultato di mercoledì sera tra noi e Bergamo, è la mia favorita per il salto di categoria".

Damiano Reverberi