Senza Montalto sono guai Cigarini ha riacceso la luce

Il punto della situazione per la Reggiana dopo il deludente pareggio con l’Olbia. La mancanza del bomber si è fatta sentire, la buona notizia è il rientro del regista

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di Francesco Pioppi

Questa Serie C è una maratona, non una corsa di velocità. La frenata interna della Reggiana (0 a 0 con l’Olbia) ha certamente raffreddato gli entusiasmi che si erano creati dopo le quattro (convincenti) vittorie consecutive, ma non deve sminuire i valori e le certezze di un collettivo che tiene comunque le mani sulla vetta (+1 sul Gubbio, + 3 sul Cesena e + 4 sulla Virtus Entella) ed è quindi ancora padrone del proprio destino.

Cercare alibi non porta a nulla, però analizzando in maniera lucida la situazione non si può ignorare la sfilza di assenze che inevitabilmente hanno condizionato anche l’andamento della prestazione. In primis quella di Montalto, perché di uno che segna un gol a partita non si può mai fare a meno (una rete ogni 84’ per la precisione) e se a questo si assommano i forfait già annunciati di Guglielmotti, Laezza, Luciani (squalificato), Nicoletti e quello in corso d’opera di Kabashi (oggi probabilmente sapremo qualcosa di più sul suo infortunio alla caviglia) è ovvio che alla lunga la coperta si fa corta.

A tutto questo si aggiunge il calo momentaneo di Nardi, uno dei più brillanti nelle prime dieci giornate, e quello ormai prolungato di Lanini che su azione non segna dal 14 settembre. Parliamo di due ‘titolari fissi’ (almeno in teoria…) o comunque di pedine che erano state prese o confermate per fare la differenza. Per fortuna, non ci sono solo ‘cattive notizie’ ma anche spiragli di luce. Vera, intensa, come quella che circoscrive il ritorno in campo di Luca Cigarini 210 giorni dopo quel maledetto 17 maggio in cui il veterano granata si ruppe il crociato a Salò. ‘Ciga’ ha giocato solo 14 minuti (6 dei regolamentari e 8 del recupero) ma è riuscito comunque a illuminare la scena: due cambi di campo che hanno creato superiorità numerica e una palla inattiva calciata col contagiri su cui - non a caso - è riuscito ad impattare Rozzio.

Uno dei punti deboli di questa squadra è proprio la sterilità sui calci piazzati e nonostante la grande applicazione di Alessio Baresi (il vice che cura questi dettagli) per metterli in pratica ci vogliono poi giocatori in grado di calciare bene.

L’anno scorso c’erano Radrezza e Cigarini, quest’anno al momento (a parte Rossi per Montalto contro la Vis Pesaro) chi ha calciato lo ha sempre fatto in maniera approssimativa. Il ritorno del veterano reggiano, vale oro anche in questo senso. ‘Tornare sul quel prato verde con questa maglia addosso è stata un’emozione unica - ha confessato su Instagram - grazie a chi in questi mesi, lunghi e complicati, mi è stato vicino…Siete speciali! Ora c’è da vincere un campionato’.