"Sono tornato per scrivere nuove e fantastiche pagine di basket"

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di Francesco Pioppi

"Ringrazio innanzitutto la presidente Bartoli, il vice San Pietro e il socio Sassi per la chiamata e per la stima che mi è stata mostrata fin da subito. Non potevo rifiutare Reggio Emilia, non tanto per quello che è stato, ma per quello che sarà. Dopo aver chiuso una bellissima esperienza a Treviso volevo una squadra che facesse le coppe, perchè è il livello a cui voglio ambire. Sarei stato pronto anche a star fermo pur di aspettare questa occasione. La Pallacanestro Reggiana mi ha garantito queste condizioni grazie alla splendida stagione da cui arriva e per la quale mi congratulo con il club, con Caja ed il suo staff e con i ragazzi. È un grande nuovo inizio, una sfida con una nuova proprietà che è sicuramente molto ambiziosa".

Elegante, sorridente e carico. Il primo passo di Max Menetti nella sua nuova avventura in biancorosso è pieno di energia e consapevolezza.

Menetti, in molti pensavano che prima o poi sarebbe tornato alla Pallacanestro Reggiana, ma perché adesso?

"Le strade erano due: restare a sfogliare l’album dei ricordi e delle cose che sono state, oppure mettersi in moto per scriverne nuove e fantastiche assieme a tutto l’ambiente e a questa nuova società. Credo fosse destino che non tornassi dal PalaBigi da avversario, visto che non è mai successo in questi quattro anni. A tal proposito, ho grande stima e fiducia nel sindaco Vecchi, che ringrazio per l’accoglienza che mi ha dato, e sono convinto che farà di tutto per farci rientrare nel nostro amato palazzetto per l’inizio del prossimo campionato".

Abbiamo capito che non si tenterà di ‘copiare’ il passato, ma è possibile rivedere una squadra a forte ‘trazione’ italiana? Che tipo di roster avete in mente?

"I ritorni devono essere realistici, Zeman a Foggia è tornato tre volte ma senza Baiano, Rambaudi e Signori non è stata la stessa cosa… Questo per dire che credo sia giusto conservare gli aspetti positivi del passato, ma poi c’è bisogno di novità per evolversi. Avremo due grandi squadre in Eurolega e tanti degli italiani di assoluto valore saranno sotto il loro controllo, però - fatta questa premessa - l’idea c’è ed è bella e sono anche molto fiducioso che Andrea Menozzi possa produrre giocatori da mettere poi in prima squadra. Questo è uno degli obbiettivi del club che continuerà ad investire in tal senso".

L’asse portante sarà costituito dalla coppia Cinciarini-Hopkins?

"Assolutamente sì, tutte le risposte sul Cincia saranno abbastanza scontate per quello che è stato il nostro passato e abbiamo creato un rapporto professionale di un certo livello in cui ci siamo sempre confrontati. Hopkins ha fatto una stagione davvero molto buona".