Su il sipario: riparte la caccia alla B

Oggi al ’Giglio’ (ore 14,30) prima di campionato con i granata che sfidano l’ostica Lucchese. In panchina gli ultimi tre acquisti (Montalto, Hristov e Guiebre). In attacco la coppia Lanini-Rosafio

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di Francesco Pioppi

Non credete a chi vi dice che l’attesa del piacere è, essa stessa, il piacere. Anzi. Non se ne poteva più di aspettare, di ascoltare, d’interpretare e perfino di immaginare. Finalmente alle 14,30 la Reggiana ricomincerà a fare sul serio ospitando la Lucchese. Sì, ok la partita di Coppa Italia con il Palermo e tutta la sfilza di allenamenti congiunti e amichevoli, ma da oggi è ‘calcio vero’. Quello che ti cambia l’umore del lunedì mattina in base al risultato, quello che ti fa alzare un po’ prima da tavola per andare allo stadio o rientrare dal mare in anticipo con la moglie imbronciata. Per chi lo ama, una priorità. Inutile stare qui a sottolineare come sia stata un’estate di cambiamenti: dall’ultimo flash (molto triste) dei playoff con la Feralpisalò si è arrivati alla presentazione della squadra al ‘Capannone 18’ delle ex Reggiane. In mezzo, un nuovo direttore sportivo e quindi una nuova ‘visione d’insieme’ che si è riverberata anche sulla costruzione della squadra: sicuramente meno lineare rispetto al recente passato, ma non per questo meno competitiva. A parlare sarà come sempre il campo e l’obbiettivo è chiaro: togliersi al più presto dall’inferno della Serie C. Al momento i granata sembrano dividersi i favori del pronostico con Cesena ed Entella, ma ci saranno almeno 2-3 squadre che faranno l’exploit. Si parla di Ancona, Carrarese e Gubbio a cui diversi esperti aggiungono anche il Siena. Sarebbe incauto sbilanciarsi, ma l’impressione è un po’ sempre la stessa: l’avversario più ostico per la Reggiana sarà… la Reggiana. Forse ci vorrà qualche settimana per vedere tutti tirati a lucido, Diana lo ha detto chiaramente e per questo è impossibile aspettarsi un calcio ‘per esteti’ già nelle prime giornate. Una cosa però non dovrà mancare: il furore agonistico. Su questo aspetto è impossibile fare sconti. Lo sa bene il tecnico, lo sanno perfettamente i giocatori e lo pretendono i tifosi che hanno voglia di sostenere una squadra che sputi sangue e faccia ricredere chi - magari ancora deluso dalla passata stagione - non ha rinnovato l’abbonamento. Dal punto di vista tattico lo schema è sempre quello (3-5-2), ma con i nuovi interpreti (da Kabashi a Guiebre, da Varela Djamanca a Pellegrini) si potrà probabilmente aspirare ad un calcio più verticale e meno di manovra. Più di ‘strappi’ e meno di fraseggio, per capirci. Oggi avremo solo un primo assaggio e conterà solo una cosa: vincere. Di fronte una Lucchese profondamente rinnovata e migliorata. Cambio alla guida tecnica (via Pagliuca, ora al Siena, dentro Maraia) un ottimo mix di giocatori esperti (Coletta, Tiritiello, Di Quinzio) e giovani in rampa di lancio per una squadra che è storicamente ostica per i colori granata. La Reggiana non avrà gli infortunati Venturi e Cigarini e gli squalificati Rossi e Cremonesi, mentre gli ultimi arrivati Guiebre, Hristov e Montalto non hanno ancora i 90 minuti nelle gambe. Dunque Turk in porta, difesa a tre con Laezza, Rozzio e Luciani adattato a sinistra (Cauz non al meglio), sugli esterni Guglielmotti a destra e la new entry Nicoletti a sinistra e poi la mediana: Sciaudone è la certezza, ma assieme a lui è ballottaggio aperto tra D’Angelo e Nardi e tra Kabashi e Muroni. In attacco invece non dovrebbero esserci dubbi: spazio a Rosafio e Lanini. Finalmente si fa sul serio.