"Tornare al Palabigi è una gioia immensa"

Sassi, socio della Pallacanestro Reggiana: "Stiamo lavorando per far arrivare altri profili di alto livello. A me piace vincere..."

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di Francesco Pioppi

Un miraggio che sta per diventare finalmente realtà. Parliamo del ritorno della Unahotels nella nostra città, in quel PalaBigi che dopo quasi tre anni (ultima partita il 25 gennaio 2020) riunirà il popolo biancorosso sotto lo stesso tetto. Tra i più felici per il rientro ‘a casa’ vi è senza dubbio Graziano Sassi, carismatico socio della Pallacanestro Reggiana, tra i primi ad aderire al nuovo corso portato avanti assieme al vice presidente Enrico San Pietro e alla presidente Veronica Bartoli. Scandianese doc e imprenditore di successo nel campo dell’alta moda, Sassi non ha mai fatto mistero di essersi avvicinato al basket "perché credo nello sport come elemento inclusivo e per il sociale, ritengo sia un grande patrimonio della città e di tutto il territorio e le risposte che ci stanno dando i tifosi e i nostri fantastici sponsor ne sono una testimonianza". Il rientro in via Guasco sarà una ‘rinascita’.

Sassi, non le fa effetto pensare che siete alla Pallacanestro Reggiana dal maggio del 2020, ma solo ad ottobre sarete davvero ‘a casa’?

"Credo sia una gioia immensa per tutta Reggio e per i nostri appassionati che ci hanno comunque sostenuto anche in questi due anni in cui abbiamo fatto tanti sacrifici. Vediamo finalmente un orizzonte luminoso per tutti quelli che amano questo sport, ma anche per il tessuto sociale ed economico della città, perché non va dimenticato che attorno alle partite si creano opportunità per attività collaterali come bar, ristoranti e negozi. A maggior ragione quando ci saranno le gare di Champions League, con tifosi che arriveranno da tutta Europa".

Menetti ha chiesto ai tifosi di fare il record di presenze alla prima in casa con Tortona.

"Ci contiamo molto, sento che c’è un entusiasmo contagioso e mi gratifica, come sapete non facciamo questa attività per avere degli utili, anzi… Da questo punto di vista vanno elogiati gli sponsor che ci stanno vicino, quelli che decideranno di farlo e ovviamente la presidente Veronica e la famiglia Bartoli".

Tre soci come lei, San Pietro e Bartoli venite da realtà differenti: riuscite ad andare d’accordo?

"Abbiamo un ottimo rapporto perché Veronica, pur avendo una maggioranza ampia e consolidata, condivide le decisioni e non ci ha mai fatto pesare nulla. I confronti sono continui e la presidente non ha intenzione di fermarsi: ha nel cuore la ‘Casa biancorossa’, un centro moderno in cui coinvolgere tanti giovani da lasciare in eredità al nostro territorio".

Molte partite le segue al fianco di Enrico San Pietro con cui è nata una bella amicizia.

"Oltre ad essere un top manager è una persona eccezionale e un grande esperto di pallacanestro, mi sta istruendo sulle dinamiche di questo bellissimo sport che prima non conoscevo e che invece adesso mi entusiasma: non mi perdo una partita".

Che impressione le ha fatto Menetti?

"Ho scoperto una persona cordiale, corretta e molto professionale. È un coach con cui possiamo parlare di tutto, ma direi che tutto lo staff è di altissimo livello, così come la dirigenza. Vedere Fucà assistente della Nazionale italiana e il nostro amministratore delegato Dalla Salda a capo della delegazione della Nazionale Under 20 è stato un vero orgoglio".

L’arrivo di Vitali ha scaldato l’ambiente, arriveranno altri ‘colpi’?

"Non sono un tecnico, ma so che stanno lavorando su altri profili di livello, a me piace vincere…"

Se si guarda indietro qual è il momento più bello?

"La finale di Fiba Europe Cup a Istanbul e la gioia di aver portato il nome di Reggio in tutto il mondo e soprattutto aver visto tanti giovani della provincia venirci a sostenere grazie ai sindaci di Albinea, Baiso, Castellarano e Scandiano e all’iniziativa ‘Collina Biancorossa’. Resta il rammarico di aver perso, perché se fossimo stati al completo poteva finire diversamente, ma ci rifaremo".