Trieste ’decide’ su Menetti e mercato

La Unahotels aspetta l’esito della partita di domenica e quindi la sorte del coach per piazzare il colpo del playmaker

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di Francesco Pioppi

Radar accesi sul mercato, ma difficilmente si affonderà il colpo prima della delicata sfida con Trieste. La Pallacanestro Reggiana continua senza sosta la ricerca di un play-guardia alternativo ad Andrea Cinciarini e valuta la possibilità di inserire in organico un profilo come quello di Justin Robinson (combo tascabile ex Pesaro, ora al Gravelines, Serie A francese) ma ogni decisione sarà presa solo dalla settimana prossima. Il motivo, molto semplice, è che il club vuole prima capire se la squadra di Menetti avrà una reazione contro i giuliani oppure se anche in questa occasione arriverà una sconfitta. Un altro kappao dovrebbe infatti sancire il divorzio dal coach reggiano che verrebbe così sostituito da un altro allenatore (Sacripanti e Pianigiani i più indiziati). Non si vuole quindi stringere il cerchio su un giocatore che poi potrebbe non essere pienamente gradito dal nuovo tecnico che vorrebbe (dovrebbe) avere almeno la possibilità di effettuare un paio di ritocchi al roster attuale, comunque già competitivo. Condizionali più che mai d’obbligo perché l’auspicio è ovviamente che la Unahotels, agevolata anche dal rientro di Michele Vitali e Mikael Hopkins, possa tornare ad esprimersi su buoni livelli com’era avvenuto soprattutto nelle vittorie con Treviso, Bonn, Brindisi e Pinar. Con la rosa al completo si potranno poi fare anche delle valutazioni certamente più precise, perché temiamo che si sia oltremodo sottovalutato l’impatto che un giocatore come Vitali può avere su una squadra che è ancora alla ricerca di un’identità precisa. L’identikit del nuovo arrivo non dovrebbe comunque discostarsi da quelli che fin qui sono emersi. Si cerca infatti una combo (possibilmente più play che guardia…) in grado di creare dal palleggio, di far correre la squadra e di segnare con regolarità senza essere un mangiapalloni. Non serve un fenomeno, tanto per intenderci, ma un professionista che in campo sia in grado di gestire il ritmo e prendersi i tiri necessari, senza stravolgere nulla. Da non sottovalutare poi l’impatto emotivo che potrebbe dare all’ambiente, frustrato dalle tante sconfitte e da alcune prestazioni con poca energia. Per arrivare però a ‘chiudere il cerchio’ bisognerà pazientare ancora un po’ di tempo. Prima c’è una sfida da vincere con Trieste. A tutti i costi.