Unahotels, tre nomi per chiudere il roster

La società cerca un play-guardia, un’ala grande con un buon tiro da tre e un pivot italiano. Aspettando il rientro di Olisevicius e Strautins

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di Francesco Pioppi

Una guardia che abbia punti nelle mani e possa giocare anche da playmaker al posto di Cinciarini, un’ala grande che porti energia e atletismo e riesca ad aprire il campo col tiro da tre punti e un pivot, italiano, che sia in grado di allungare eventualmente le rotazioni in caso di emergenza. Dopo aver messo nero su bianco con Michele Vitali (contratto 2+1) sono questi i tasselli che mancano alla Unahotels di coach Max Menetti per essere al completo ai nastri partenza.

Il roster può infatti già contare su Andrea Cinciarini, Gabriele Stefanini, Sacar Anim, Michele Vitali, Nate Reuvers, Mikael Hopkins e Momo Diouf e non va dimenticato che in autunno - speriamo non inoltrato - torneranno anche in pista Arturs Strautins e soprattutto Osvaldas Olisevicius, non uno qualunque, ma il top scorer della squadra nella passata stagione.

Ovvio che prima di tirare le somme si dovranno aspettare gli ultimi acquisti (Riller resta un’opzione per il ruolo di esterno anche se il giocatore ha il ‘pallino’ della Nba) e poi il verdetto lo darà solo il campo, ma quella che sta nascendo ci sembra una squadra costruita con cognizione di causa, intercambiabile e con una buona dose di talento.

Oltre alle questioni tecniche che tengono sempre banco e che scaldano com’è logico il cuore dei tifosi, è giusto sottolineare una questione che - di fatto - va di pari passo con la ‘campagna acquisti’ ovvero il segnale di crescita che la società sta dando a tutto l’ambiente. Il presidente Veronica Bartoli e i soci Enrico San Pietro e Graziano Sassi hanno sempre dichiarato di voler raggiungere gli obbiettivi passo dopo passo, seguendo un percorso virtuoso che possa portare la Pallacanestro Reggiana ai massimi livelli senza la smania di ottenere ‘tutto e subito’.

Ai più diffidenti, per fortuna pochi, erano sembrate parole di circostanza, volte quasi a togliersi la pressione dalle spalle, ma i fatti stanno tappando la bocca a chi aveva dubbi sul nuovo corso. Dopo una salvezza tribolata nel primo anno, la Unahotels è cresciuta, ottenendo buonissimi risultati sia in Italia, dove i playoff mancavano dal 2017, che in Europa arrivando fino alla finale di Fiba Europe Cup. Un altro palcoscenico che mancava dal 2014, quando l’allora Grissin Bon vinse l’Eurochallenge.

Oltre ai risultati sportivi, in ogni caso, va rimarcata anche la volontà di guardare al futuro e di strutturarsi in maniera sempre più adeguata (e il progetto ‘Casa biancorossa’ ne è forse l’emblema).

A settembre, inoltre, si tornerà finalmente a Reggio, nella nostra città. In quel PalaBigi che la nuova proprietà non ha mai potuto utilizzare, dovendo anzi sobbarcarsi spese folli per giocare sempre in trasferta a Bologna. Ce n’è abbastanza per essere ottimisti e per riempire di nuovo ‘via Guasco’ come ai bei tempi.