Vittoria e vetta: ma è stata una faticaccia

I granata superano il San Donato solo nella ripresa, dopo che nei primi 45 minuti avevano rischiato più volte di essere puniti

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REGGIANA

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SAN DONATO TAVARNELLE

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REGGIANA (3-5-2): Voltolini; Laezza, Cremonesi, Cauz; Guglielmotti, Nardi (42’ st Varela), Kabashi (33’ st D’Angelo), Muroni (1’ st Rosafio), Nicoletti; Montalto (21’ st Pellegrini), Lanini (21’ st Sciaudone). A disposizione: Lorenzi, F. Rossi, Luciani, Libutti, Orsi, Hristov. All. Diana.

SAN DONATO TAVARNELLE (3-5-2): Cardelli; Gorelli, Brenna, Siniega; Alessio, A. Rossi (31’ st Calamai), Regoli, Nunziatini (40’ st Mascia), Montini (31’ st Ciurli); Galligani (45’ st Ubaldi), Marzierli (31’ st Noccioli). A disposizione: Campinotti, Onori, Carcani, Borghi, Sepe, Contipelli, Gjana, Viviani, Lozza. All. Magrini.

Arbitro: Gemelli di Messina. (Marchese di Pavia – Peloso di Nichelino; Quarto uomo Scarpa di Collegno).

Reti: st 5’ Montalto, 22’ aut. Gorelli.

Note: spettatori 4.985 per un incasso di 42.760,50 euro. Ammoniti: Rosafio, Cauz e Cremonesi (R), Galligani, Regoli, Noccioli e Brenna (S); Angoli: 10-6 per la Reggiana; Recupero: pt 1’, st 4’.

di Matteo Genovesi

Centravanti che segna, portiere che para, vittoria certa. Una massima del calcio d’antan ma quantomai calzante per la descrizione sintetica dei 3 punti di giornata. Con la casualità (o forse no) che nello specifico i due calciatori-protagonisti erano i più attesi del match. Montalto, dopo il "fattaccio" (leggi rosso diretto) di Siena, aveva sicuramente qualcosa da dimostrare; e dopo un primo tempo un po’ nervoso e giocato per lo più a fraseggiare con i compagni, dopo 5 minuti della ripresa ha capitalizzato (che invenzione Rosafio...) l’unica occasione e indirizzato una gara ostica verso la sponda granata.

Matteo Voltolini invece, ritrovava i pali dopo 8 mesi, rispondendo più che presente con almeno 5 buoni interventi (domanda spontanea...chi giocherà la prossima? Ad Aimo Diana la sentenza) e una sicurezza in passato talvolta dimenticata.

Partita. Con il forfait di Rozzio, l’esordio stagionale di Cremonesi. Laezza per Luciani, il ritorno di Kabashi in mediana, Nicoletti a sinistra per Guiebre; sono sei i cambi rispetto alla trasferta di Alessandria. Dopo un (ingannevole) quarto d’ora dominato da Nardi e compagni (iniziative di Kabashi e Guglielmotti e la grande occasione di Lanini che sorprendentemente si fa rimontare davanti al portiere da Gorelli), il San Donato cresce esponenzialmente. Chi, leggendo il nome poco suggestivo degli avversari della Reggiana ha disertato il "Città del Tricolore" ha avuto torto. La piccola compagine toscana ha confermato le buone referenze, giocando a viso aperto e Nunziatini e Galligani, intorno alla mezz’ora, hanno costretto Voltolini agli straordinari. Ne è nato un match aperto, avvincente, complicato per la Reggiana e non a caso nell’intervallo Aimo Diana ha preferito modificare l’undici. L’ingresso di Rosafio ha portato benefici all’istante, sia per l’assist decisivo che per il livello tecnico generale, con il fantasista mancino tra i protagonisti anche della splendida azione corale che lo scatenato Guglielmotti (che duelli con Montini) ha concluso, costringendo Gorelli alla deviazione in porta per anticipare Pellegrini.

Match chiuso? Non ancora, il San Donato non molla (tirerà più delle 4 precedenti avversarie incontrate messe assieme) , Voltolini disinnesca con bravura su Galligani e Siniega, da segnalare gli applausi convinti all’uscita di Nardi, autore dell’ennesima buona prova.

Vetta. Alzi la mano chi l’avrebbe detto alla vigilia. Siena e Gubbio pareggiano, la Carrarese cade (toh...ad Alessandria), i granata la affiancano e per la differenza reti guardano tutti dall’alto. E che numeri: 8 gol fatti e nessuno subito nelle ultime tre vittorie consecutive. E gli ancora ampi margini di miglioramento non possono che fare sorridere l’ambiente granata. Prossima tappa a Fiorenzuola.