Zamparo verso l’addio Dossena-Reggio: quasi fatta

L’Arciere oltre all’Avellino è inseguito da Cesena e Virtus Entella. Ma il pallino resta in mano a Goretti che comunque vuole l’indennizzo

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di Francesco Pioppi

Una ‘punta’ in partenza e un centrale in arrivo. Il rinnovo tra Zamparo e la Reggiana si complica e adesso, oltre all’Avellino, nella corsa all’attaccante si stanno inserendo prepotentemente anche Cesena e Virtus Entella. La panchina contro il Palermo in Coppa Italia suonava già come un indizio a cui poi hanno fatto seguito le conferme di mister Diana (‘non era sereno…’) e scavando un po’ nelle pieghe di questa querelle ecco che si scopre la verità: il centravanti e il suo entourage hanno, di fatto, già la testa ‘altrove’.

Tutte e tre le offerte che sono sul piatto dell’Arciere sono superiori a quelle della Reggiana o per durata del contratto (che adesso scade a giugno) o per valore economico. Attenzione però, perché il coltello dalla parte del manico ce l’ha comunque il direttore sportivo Roberto Goretti che non può escludere l’ipotesi di tenersi il giocatore in scadenza senza dovere per forza accontentare le sue volontà. ‘Dare moneta e vedere cammello’ è uno degli adagi tanto cari a Lotito che spesso rispolvera anche l’antico ‘pecunia non olet’ e la situazione è proprio questa. Nessuno, mister Diana in primis, vorrebbe far partire Zamparo ma se si arriverà a fare questo passo assecondando la volontà del giocatore, allora anche la Reggiana dovrà essere soddisfatta: altrimenti non se ne parla.

Il profilo di Andrea Magrassi (centravanti dell’Entella 10 reti nella stagione scorsa e 17 in quella prima al Pontedera) piace moltissimo perché ha più fisicità di Zamparo e non meno istinto per il gol, ma se ne sono accorti anche in Serie B (Sudtirol e Palermo in primis, ma anche Bari e Brescia…) e questo complica - non di poco - la situazione per un eventuale scambio con il club ligure.

Si avvicina a grandi passi, invece, Alberto Dossena difensore centrale in uscita dall’Avellino che come vi avevamo anticipato è un vecchio pallino del direttore sportivo Roberto Goretti che lo aveva lanciato al Perugia (10 presenze in Serie B) e poi ne ha seguito la crescita a distanza: Siena, Pistoiese, Alessandria e appunto Avellino. Classe 1998, 190 cm, piede destro, è perfetto per giocare centrale in una difesa a tre e potrebbe dare ampie garanzie anche nel caso di una flessione di Rozzio rispetto a cui - in ogni caso - ha comunque 6 anni in meno e quindi prospettive molto più luminose. L’accordo non è ancora stato chiuso ma è in fase di definizione e - vista anche la sofferenza in retroguardia mostrata a Palermo - sarebbe un colpo da novanta, tanto importante quanto opportuno.