Amadei: "A me brucia più perdere 1-0..."

Il patron sul flop di Lecce: "Una giornataccia, può capitare. Ma io avrei giocato un po’ più coperto. E ricordiamoci che dobbiamo salvarci"

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di Daniele Petrone

Patron Amadei, come sta?

"Bene. Ho avuto un piccolo intervento il mese scorso ma mi sono ripreso, anche se son vecchio...".

Però contro il Venezia al Città del Tricolore, l’8 novembre scorso, ha ripreso le sue abitudini di gioventù. Il telecronista di Dazn in diretta ha detto che lei ha lanciato uno dei suoi proverbiali ‘coretti’ di incitamento dalla tribuna...

"Ma sì (ride, ndr), mi piace influenzare il tifo... Ha funzionato".

Peccato che non abbia potuto farlo a Lecce...

"No eh, non vorrete mica intervistarmi sui sette gol presi... Non ci casco".

La domanda è d’obbligo...

"Sono da quarant’anni nel calcio. Una classica giornata storta può capitare, dai. Che poi vedete, prendere tanti gol è pur sempre una partita persa, mica vale di più che tre punti. A me brucia più perdere di misura, all’ultimo minuto, con un erroraccio. Il Lecce è una squadra forte, costruita per vincere il campionato e forse poteva farci anche qualche gol in più... Ma noi li abbiamo esaltati eh. Lo dico sommessamente sottovoce, senza voler interferire, ci mancherebbe, ma è la mia opinione: talvolta bisogna considerare la forza degli avversari e restare un po’ più coperti. Avrei giocato meno all’attacco, ma dagli errori si impara. Potrebbero essercene altre di giornatacce così, lo avevamo già messo in conto in questo primo anno di Serie B".

Lo ha detto ad Alvini?

"No no, ci mancherebbe. Non ho parlato neppure con la squadra, io sono un patron desaparecido. E’ giusto lasciarli tranquilli. Avrei voluto mandare un messaggio al mister sul filo ironico che contraddistingue il nostro rapporto, anche per sdrammatizzare, ma è giusto che stia sereno. Ha la nostra fiducia, non è in discussione, ci mancherebbe. Lo abbiamo elogiato ed esaltato finora, non è che se si perde una partita si possa cambiare idea in un lampo. Un bel tacer non fu mai scritto, come dice il proverbio. Ora è il momento di stare compatti. Risorgeremo. A proposito cos’ha fatto la Cremonese?".

Ha perso 2 a 1 con la Salernitana.

"Bene così. Dobbiamo guardare quelli dietro di noi in classifica adesso e fare un campionato vincendo più scontri diretti possibili contro le inseguitrici".

È già preoccupato?

"Ma no dai... Cosa pensavate? Sapevamo che ci sarebbe stato da soffrire e che sarebbe stato un campionato altalenante. Non dico mica che non mi piacerebbe mirare a qualche posizione più alta, ma ora dobbiamo essere obiettivi. Pensiamo a salvarci. Io dico che abbiamo la classifica che ci meritiamo, certo potevamo avere qualche punto in più, ma anche in meno eh...". Magari di più se la Reggiana avesse giocato la partita con la Salernitana...

"Della Salernitana ne parleremo quando verranno a giocare qui in casa nostra...".

Questo è un guanto di sfida. "Beh, è giusto ricordarsi del fatto che non abbiano voluto rinviare la partita. Poi non entro nelle discussioni di regolamento e capisco che a qualcuno piace vincere anche così, pensando prima a se stessi egoisticamente. Diciamo che nell’ottica di solidarietà tra società ci poteva stare chiedere di rigiocarla, avrebbero fatto più bella figura. Ma avremmo a questo punto qualche motivo in più di rivalsa al ritorno".

Ce l’ha con Lotito? Tosi non è stato tenero con lui...

"Ma no, lasciamo stare. Doriano ha parlato a caldo, gli son scappate delle parole, ma il giorno dopo si è pentito. Non conosco Lotito, ma lo stimo. Rispetto a lui non ho poteri politici, io sono un dirigente di paese che fa i coretti in tribuna e mi va bene così... Lui è un grande manager, molto intraprendente. Ha salvato la Lazio dal fallimento spalmando i debiti. È uno che ci sa fare, un affarista in gamba che ne pensa cento e ne fa duecento...".

Ha persino acquistato un aereo per le trasferte del club...

"Ecco, se vinciamo cinque o sei partite di fila potrei pensare anche io di comprarne uno... (ride di gusto, ndr)".

Questa pandemia la spaventa?

"In linea generale sì, ma per la Reggiana ormai direi che abbiamo già dato. Dovremo essere immuni ora, anche se non sono esperto e mi dicono che non sia del tutto vero. Però speriamo sia così...".

Tra un mese si apre il mercato di riparazione...

"Presto per parlarne, se ci sarà qualche operazione interessante da fare, Doriano (Tosi, ndr) la coglierà. Poi se anche voi giornalisti volete fare una colletta per contribuire...".