Armani Milano Unahotels 81-63, debutto amaro per Sakota

Contro la corazzata Olimpia Reggio regge un due quarti ma non riesce a incidere sul match, anche per l'opaca prova di alcuni suoi elementi. Bene Vitali, Olisevicius e Anim

Armani-Unahotels (foto Ciamillo)

Armani-Unahotels (foto Ciamillo)

Reggio Emilia, 11  dicembre 2022 - Pronostico rispettato al Mediolanum Forum, dove l’Unahotels, in crisi di risultati e di emotività e per di più priva del suo faro in regia e capitano, Cinciarini, con Reuvers in campo a mezzo servizio, cade senza crollare (81-63), ma contemporaneamente non dando mai l’impressione di poter competere; restando in partita, di fatto, solo i primi due quarti. Come da previsioni l’esordio al comando del vascello biancorosso di Dragan Sakota non è vincente, ma serve come occasione per il tecnico serbo di conoscere meglio i suoi giocatori e le dinamiche di gioco. Ancora avulso dalla manovra un Hopkins poco incisivo, nonostante i punti a referto, una prestazione positiva Reggio l’ha avuta da Olisevicius, Vitali e Anim. Troppo poco però per pensare di poter impensierire la seconda forza del campionato, ma vera corazzata per la serie A.

In avvio Reggio lotta approfittando anche dell’approccio non solidissimo dei padroni di casa. Bravi i biancorossi pure a restare in scia quando l’Olimpia alza l’asticella dell’intensità e della concentrazione. Nel finale di frazione però un paio di evitabili distrazioni sui due lati del campo spianano la strada al break milanese per il +8 di fine periodo. Il secondo quarto vede, inizialmente, l’Unahotels accusare i colpi ficcanti e precisi degli avversari, che arrivano a toccare il +12. La truppa del neo coach Dragan Sakota però ha il merito di non disunirsi e grazie a due preziose triple di Olisevicius e a una discreta presenza a rimbalzo offensivo, si riavvicina (25-22 al 4’). A questo punto Messina striglia i suoi, rimette a posto le cose in retroguardia, opera cambi per alzare ritmo ed atletismo e fa valere l’oltremodo superiore tasso tecnico.

Fattori che consentono all’Armani di operare un nuovo strappo e tornare al +9 (36-27) all’8’. Margine che resta pressochè inalterato sino alla sirena dell’intervallo lungo. Nel terzo parziale si decide il match: l’EA7 guidato da un Davies incontenibile e devastante scava il solco decisivo ai danni di una Reggio che a resistere ci prova pure, ma ben poco può fare contro lo strapotere fisico e tecnico dei meneghini. Qualche canestro estemporaneo un minimo aiuta, ma l’Unahotels finisce anche a -22 prima di chiudere il tempo sotto 68-50. Gli ultimi 10’ sono fondamentalmente pura accademia, con la Pallacanestro Reggiana che, arrivata a -26, fa valere l’orgoglio residuo ed evita di sbracare. Ma dal punto di vista del risultato Milano lo ha messo in ghiaccio già da prima e i giocatori in campo attendono solo la sirena finale.

Il tabellino

Armani Milano-Unahotels Reggio Emilia 81-63

EA7¬: Davies 11, Luwawu-Cabarrot 13, Mitrou Long 9, Tonut 8, Baron 10, Ricci 12, Biligha 4, Hall 6, Baldasso 3, Alviti 2, Voigtmann 3. N.e.: Miccoli. All.: Messina.

UNAHOTELS: Anim 13, Reuvers 3, Hopkins 10, Cipolla, Strautins 3, Vitali 14, Stefanini 3, Burjanadze 4, Olisevicius 13, Diouf. N.e.: Cinciarini All.: Sakota.

Arbitri: Tolga Sahin, Alessandro Perciavalle, Edoardo Gonella

Parziali: 21-13, 43-33, 68-50

Note: tiri da 3: EA7: 11/31, Unahotels 6/28; tiri liberi: Milano 12/16, Reggio Emilia 15/19.