EuroCup, finita la corsa della Grissin Bon

Sconfitta in casa dal Lokomotiv Kuban

Niente da fare per la Grissin Bon (foto Artioli)

Niente da fare per la Grissin Bon (foto Artioli)

Reggio Emilia, 23 marzo 2018 - La Grissin Bon saluta l’EuroCup in gara 2 di semifinale. Davvero troppo forte il Lokomotiv Kuban per pensare di poterlo superare, anche di fronte ai 4500 del PalaBigi, senza disputare la partita perfetta. E Reggio non l’ha giocata, obiettivamente, anche se ci ha messo tanto coraggio e altrettanta voglia. Pur disimpegnandosi bene in difesa la truppa biancorossa ha infatti fatto tanta fatica in attacco, pregiudicando sin dall’inizio la sua partita. Krasnodar ha avuto in Collins e Elegar i suoi primattori. Reggio ha avuto qualcosa di buono da diversi suoi elementi, ma nessuno in grado di spostare gli equilibri.

La Grissin Bon approccia la contesa con l’intensità giusta compensando, con una difesa estremamente aggressiva, gli errori in attacco. Il Lokomotiv accusa la pressione biancorossa e così, a metà frazione, è la Grissin Bon a guidare 10-4. I russi però non ci stanno e reagiscono prontamente, riportandosi in parità. Aggiudicandosi poi il primo quarto nonostante la grande mole di lavoro prodotta dai biancorossi.

Nella seconda frazione l’intensità è alta come non mai, la truppa di Menetti continua a essere solida in retroguardia, ma è la fase offensiva a penalizzarla. Una buona fase di Collins regala al Lokomotiv il primo break della contesa (19-26) al 4’. E due minuti dopo un bel canestro di Elegar spinge i suoi al +9. La Pallacanestro Reggiana entra in rottura prolungata un po’, diciamolo pure, si demoralizza, e Krasnodar piazza un altra stoccata; così all’8’ il tabellone recita 21-35.

All’intervallo lungo la Grissin Bon ci va sul -13 e al ritorno sul parquet prova in tutti i modi a rientrare nel match, ma oltre all’indubbia forza del Kuban, ci si mette anche un po’ di sfortuna a penalizzare i biancorossi che, al 4’, finiscono a -18 (29-45).

Markoishvili e compagni lottano, non mollano e non sbracano, ma il Lokomotiv è veramente una potenza e sull’asse Collins-Lacey mantiene il margine. Al 7’ però Reggio ha una fiammata firmata Della Valle che riporta i suoi al -9 ma è ancora Collins a stroncare le velleità biancorosse, complici anche alcuni palloni sprecati in attacco da Reggio.

Così, agli ultimi 10’ ci si arriva con i padroni di casa sotto di 16 lunghezze. La Grissin Bon non molla, si affida alle “bombe” di Nevels e Markoishvili per cercare di tenere viva una fiammella di speranza e, di riffa o di raffa, arriva sino al -11 a 3’ dalla fine. Troppo per sperare di recuperare, ma l’onore è salvo: ampiamente. Gli ultimi minuti sono pura accademia ma Reggio esce comunque tra gli applausi del suo pubblico.

Il tabellino

GRISSIN BON: Wright J. 7, Candi 4, Della Valle 12, White 14, Reynolds 7, Markoishvili 10, Wright C. 5, Cervi, Nevels 10, Llompart. N.e.: Mussini. All.: Menetti

LOKOMOTIV KUBAN: Collins 22, Antipov, Ragland 13, Ilnitskiy , Lacey 9, Khvostov 3, Elegar 19, Babb 4, Kulagin 3, Qvale 6, N.e.: Ivlev e Baburin.. All.: Obradovic

Arbitri: Carlos Cortes (Spa), Tomislav Hordov (Cro), Marcin Kowalski (Pol)

Parziali: 15-17, 26-39, 42-58

Note: tiri da 3: Grissin Bon 5/16, Lokomotiv 3/13; tiri liberi: Reggio Emilia 14/16, San Pietroburgo 14/19