Reggio Emilia, 27 giugno 2015 - Il cronometro è fermo sul 29.15. Il punteggio è sul 49-45. Siamo alla fine del terzo quarto. Polonara si guadagna tre tiri liberi per un fallo subito dall’arco. Poi entra in scena un tifoso reggiano. Scatta dalla sua postazione nel parterre, si dirige verso il giocatore di Sassari Edgar Sosa e gli mette due mani strette tra le guance (FOTO). E poi gli dà degli schiaffetti. Il play dominicano si ribella e gli toglie le mani. E l’arbitro fischia il fallo tecnico per la reazione del cestista. Il regolamento parla chiaro: «Non si possono avere contatti con il pubblico durante lo svolgimento della gara». Nervosismo. Urla. Proteste. «Fuori, fuori, fuori», grida il Palazzetto. Poi gli applausi quando lo accompagnano fuori.
Episodio chiave. Da qui in poi la partita (FOTO) in un modo o nell’altro – starà al lettore farsi un’idea – verrà condizionata a livello di arbitraggio. È successo anche questo nella rocambolesca e pazza serata al PalaBigi. Il protagonista ha un nome: Federico Zanni, 45 anni. Dopo l’episodio gli steward l’hanno braccato e accompagnato fuori dove la polizia ha preso tutti i suoi dati. E nelle prossime ore si capirà quale provvedimento potrà scattare a suo carico – potrebbe anche rischiare il Daspo.
«L’ho fatto per provocarlo e fargli prendere un tecnico – ha detto Zanni quasi divertito – Peccato che non sia bastato. Portato via? No, ho continuato a vedere la partita...». Pare infatti che Zanni, dopo essere stato schedato dagli agenti, sia riuscito a intrufolarsi nuovamente nel palazzetto. Intanto la partita scorre. Dopo i quattro liberi messi dentro da Polonara (uno proprio per il tecnico ‘causato’ da Zanni) la Grissin Bon vola a +8. La gente ci crede e in tempo reale c’è chi ringrazia Zanni sulla sua bacheca Facebook. «Miglior marcatore dalla lunetta. Stand up per te», gli scrive un amico. Poi però tutto questo si rivela un boomerang. La partita diventa condizionata da questo episodio. Si consuma il dramma sportivo: la Grissin Bon perde lo scudetto. E qualcuno inveisce contro Zanni, attribuendogli una fetta di colpa.
Il 45enne non è nuovo a questi episodi. Tre giorni fa nella gara 6 di Sassari, era già stato cacciato per essere stato trovato in possesso di un coltellino per le scaglie di Parmigiano Reggiano che distribuiva sugli spalti. Stessa cosa aveva fatto in gara-5 a Reggio. Ieri l’esagerazione. Molti tifosi sono arrabbiati con lui. Ma a fine match Zanni riesce pure a farsi il selfie con Sosa...