Caja, con un velo di tristezza: "Peccato chiudere oggi, il lavoro stava iniziando a dare i suoi frutti"

Il tecnico: "Per alcuni dei ragazzi è l’ultima partita a Reggio. Dispiace non poter salutare i nostri tifosi"

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Siamo ai titoli di coda sulla stagione della Unahotels e dalle parole di coach Caja traspare il rimpianto di non aver avuto qualche gara in più per continuare l’ottimo lavoro svolto fino a qui: "Penso a questa partita e mi vengono in mente tre sentimenti -spiega il coach - il primo è il dispiacere per il fatto che siamo all’ultima di campionato. La squadra è in grande crescita, ha fatto un bel percorso e sarebbe stato bello avere qualche partita in più per migliorare il nostro piazzamento. Ci resta quindi un pizzico di rammarico. Secondariamente, dopo il bel finale di stagione, è un peccato non avere il pubblico all’interno del palasport per poter salutare i ragazzi, che sono stati bravi ed hanno fatto il meglio per rappresentare la società e la città. Siamo ai titoli di coda e quindi, come accade sempre in questi casi, per alcuni di loro sarà l’ultima partita con la maglia di Reggio e purtroppo non avranno l’occasione di congedarsi nel modo giusto con la piazza. Infine, mi dispiace non poter avere Koponen a disposizione per questa partita finale, perchè ha contribuito in un modo importante a questa salvezza, come i suoi compagni d’altronde, e forse con la sua qualità ed esperienza ha messo quel qualcosina in più che è risultato decisivo. Gli infortuni non gli hanno permesso di giocare a Sassari e lo han fatto scendere in campo stringendo i denti a Cantù, ma da grande professionista ha sempre fatto di tutto per aiutarci".

Il tecnico biancorosso passa poi in rassegna gli avversari della Reyer Venezia, campioni d’Italia in carica dal giugno del 2019. "Sono state due settimane piene di lavoro, lunghe e per certi versi anomale essendo capitate in questo momento della stagione. La squadra però ha lavorato con grande serietà e senso di responsabilità e son convinto che abbiamo i mezzi per fare la nostra miglior prestazione possibile, pur con grande rispetto per l’avversario che è eccellente e di primo livello"

"Venezia è un esempio per programmazione e gestione di questi ultimi anni, lavorando sempre con lo stesso staff ed un nucleo solido di giocatori che infatti è stato premiato dai risultati - chiosa il tecnico della Unahotels -. Tra tutti, mi sento di citare Tonut, giocatore che ha fatto un percorso molto importante ed una crescita esponenziale. Penso si meriti di essere l’MVP del campionato".

Una considerazione che ci trova pienamente d’accordo: Stefano Tonut è stato senza dubbio il miglior giocatore di questa Serie A.

Francesco Pioppi