SportFinale Coppa Italia, tensioni tra tifosi di Juve e Atalanta. C'è anche Totti

Finale Coppa Italia, tensioni tra tifosi di Juve e Atalanta. C'è anche Totti

Una sessantina di tifosi bianconeri senza biglietto prova ad assaltare gruppo di bergamaschi. Tafferugli sfiorati. Ad assistere alla scena anche Totti col figlio. Ultras juventini poi rispediti a casa. Grande entusiasmo sugli spalti per il ritorno del pubblico dopo lo stop agli ingressi per la pandemia. Esame app 'Mitiga' per i biglietti superato

Coppa Italia a Reggio Emilia, tensione tra tifosi (foto Artioli)

Coppa Italia a Reggio Emilia, tensione tra tifosi (foto Artioli)

Reggio Emilia, 19 maggio 2012 – Entusiasmo, ma anche un pizzico di tensione prima dell'inizio della finale di Coppa Italia fra Atalanta e Juventus che si è giocata al Mapei Stadium di Reggio Emilia e ha visto la vittoria della Juventus per 2-1. La partita, che segna il ritorno del pubblico allo stadio durante la pandemia – seppur parzialmente al 20% (4.300 spettatori sugli spalti) – ha registrato alcuni momenti di tensione tra tifoserie per fortuna però senza conseguenze. Anche se ci è mancato poco.

Finale Coppa Italia, i tifosi fuori dalla stadio Mapei La cronaca dei disordini. Una sessantina di ultras bianconeri, privi del biglietto per poter assistere alla partita, hanno cercato lo scontro con un gruppo di sostenitori bergamaschi tra via Gramsci e via Duo con alcune scaramucce iniziate tra l'Ipercoop Ariosto e il palazzo dell'UnipolSai, nei pressi di uno degli ingressi che conduce al Mapei Stadium pochi minuti prima del passaggio degli autobus delle due squadre (questo ha provocato anche la deviazione di percorso dei due mezzi per motivi di sicurezza). Sono state esplose anche un paio di bombe carta, sempre da parte dei tifosi della Juve, vicino ad una rotonda.

Coppa Italia a Reggio Emilia, tensione tra tifosi (foto Artioli) Inoltre – stando a quanto si apprende da fonti investigative – su quel tratto di strada, in quel momento, si trovava Francesco Totti in auto col figlio Cristian, in viaggio per andare a vedere la gara. Alcuni tifosi bianconeri li hanno riconosciuti e hanno cominciato ad insultarli. A quel punto i dirigenti della polizia che seguono il servizio dell'ordine pubblico hanno dato l'ordine alle squadre della celere in assetto anti-sommossa di caricare, ma alla fine l'intervento diplomatico della Digos ha calmato gli animi evitando che le due fazioni potessero entrare a contatto. Il corteo dei tifosi juventini è continuato, scortato dalla polizia, sotto la curva Sud dello stadio destinata ai sostenitori bianconeri. Ma dopo mezzora sono stati convinti ad abbandonare il piazzale dello stadio e fare ritorno a casa (la maggior parte proveniva da Milano) perché privi del biglietto. Superata la tensione, i tifosi hanno aspettato l'arrivo dei pullman delle due squadre dando l'ultimo incitamento (VIDEO) prima dell'inizio della partita. Prova del nove superata per quanto riguarda l'ingresso dei tifosi. Occorreva presentare un tampone negativo caricato digitalmente sull'App 'Mitiga' utilizzata dalla Lega Serie A per l'evento, oppure il certificato di completamento dell'iter vaccinale (entrambe le dosi) o di guarigione nei sei mesi precedenti. Tutto è filato liscio coi tifosi che disciplinati sono entrati con tutto il necessario. Piccolo problema solamente per un centinaio (su 4.300 è poca cosa) che avevano effettuato il tampone presso una farmacia non convenzionata, presentandosi col certificato cartaceo validato poi in biglietteria. Una volta dentro i tifosi hanno scatenato il loro entusiasmo per il ritorno sugli spalti con canti e cori, ritornando alle vecchie abitudini del calcio. E insieme hanno intonato l'inno nazionale cantato per l'occasione dall'artista Annalisa. La voglia di pallone è tantissima, sperando che sia una grande festa al di là del vincitore.