SportDal calcio al basket, è protesta degli ultras

Dal calcio al basket, è protesta degli ultras

Non era mai successa in contemporanea una contestazione verso entrambe le squadre. Più dei risultati, si chiede grinta in campo

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Se ci fosse la polisportiva di cui si parla ormai da decenni, i tifosi farebbero ancor meno fatica a fare sentire il proprio disappunto.

Si potrebbe sdrammatizzare così, con una battuta, ma visto come vanno ultimamente le cose sia per la Reggiana Calcio che per la Pallacanestro Reggiana è decisamente meglio evitare.

Per la prima volta è infatti scattata una doppia e contemporanea contestazione nei confronti delle due più importanti realtà sportive di casa nostra.

Una cosa inaudita a queste latitudini e che la dice lunga sul momento che entrambe stanno attraversando.

Ad aprire il fronte della protesta delle squadre di calcio e basket della nostra città sono state le Teste Quadre, lo storico gruppo ultras che da sempre sostiene la Reggiana e rappresenta il cuore pulsante del tifo: "Questo sarà l’ultimo comunicato in merito al discorso che stiamo per fare – si legge nel comunicato -, tutti hanno fatto la loro parte, società, tifosi, stampa, e la squadra aveva inanellato una serie di risultati positivi".

"Da qualche partita, però . continuano le Teste Quadre -, abbiamo purtroppo notato un drastico calo di rendimento e di grinta, e lo riteniamo inaccettabile per una squadra che deve salvarsi. Gli aspetti tecnici non ci competono, ma vogliamo fare questa chiamata alle armi per squadra e staff tecnico; vogliamo vedere in campo solo chi è disposto a dare tutto fino all’ultimo, già a partire dal Cosenza".

"Basta alibi su infortuni e sfortuna - prosegue la nota scritta dal gruppo ultras delle Teste Quadre -, basta gente senza grinta. Siamo una tifoseria che applaudirebbe anche in caso di retrocessione, ma a patto che chi indossa la nostra maglia sputi sangue. Ultimamente questo non lo abbiamo visto, e non deve più accadere!"

In chiusura un ulteriore invito a tirare fuori gli ‘attributi’, oltre un ‘fuori chi non ci crede’.

Da adesso in poi solo fatti (possibilmente punti…) e zero alibi da parte di un gruppo che nelle ultime quattro uscite ha rimediato altrettante sconfitte, condite da undici gol subiti e appena uno realizzato.

Cifre da resa incondizionata, inaccettabile agli occhi degli ultras che ieri hanno perso la pazienza.

Proprio come hanno fatto anche gli ‘Arsan’, ovvero il tifo organizzato della pallacanestro, che ieri ha piazzato uno striscione davanti all’entrata della palestra ‘Chierici’ di via Cassala, dove Candi e compagni si allenano abitualmente.

Il messaggio degli ’Arsan’ è più stringato, ma suona ugualmente diretto e inequivocabile: "Ve lo chiede la curva e tutto il palazzo o fuori gli ‘attributi’ o fuori dai ‘piedi’".

Anche qui la situazione è, sportivamente parlando, drammatica, con la Unahotels che è reduce da 10 sconfitte nelle ultime 11 partite.

Dopo il cambio di coach anche in casa biancorossa gli alibi sono finiti.

Toccherà ai giocatori dimostrare il proprio attaccamento alla maglia.

Francesco Pioppi

Giuseppe Marotta