Dieci anni fa moriva tragicamente Paolo Ponzo Era il calciatore che faceva innamorare i tifosi

Dieci anni fa moriva tragicamente Paolo Ponzo  Era il calciatore che faceva innamorare i tifosi

Dieci anni fa moriva tragicamente Paolo Ponzo Era il calciatore che faceva innamorare i tifosi

Provate a chiudere gli occhi e pensare a Paolo Ponzo. E’ facile che ve lo vediate sfrecciare davanti, sempre di corsa, su quella fascia destra in cui ha fatto innamorare il pubblico della Reggiana e di tutte le squadre in cui ha giocato. Oggi sono già dieci anni che "Paolino" non c’è più, inghiottito in quel maledetto 24 marzo del 2013 dal freddo delle montagne che conosceva a menadito, quelle della sua Liguria. Il suo cuore ha smesso di battere durante il "Maremontana", un trial di corsa estrema sulle colline del loanese, a Savona, a pochi chilometri da Cairo Montenotte che l’11 marzo del 1972 gli aveva dato i natali. A 39 anni, dopo aver appeso le scarpette al chiodo nel 2012 ed essere diventato responsabile del settore giovanile del Savona, Ponzo continuava a mettere alla prova il suo fisico da guerriero, ma quel giorno un malore (causato da una cardiomiopatia ipertrofica al ventricolo sinistro, patologia asintomatica, come riconosciuto dal processo che si è concluso nel dicembre 2017 ed ha assolto i tre imputati dell’organizzazione della corsa) lo ha strappato dall’amore della sua famiglia, la moglie Michela e i figli Giovanni, Geordie e Gioele, e di tutti quei tifosi che in giro per l’Italia si erano innamorati del suo modo di stare dentro e fuori dal campo. Il suo ricordo è riuscito anche ad unire due tifoserie così rivali come quelle di Modena e Reggiana, quando prima del derby del 2018 in D al "Braglia" i due presidenti di allora Salerno e Quintavalli regalarono alla moglie Michele le due maglie, mentre le due curve all’unisono cantavano il suo nome. Ciao Paolino, siamo sicuri che lassù, da qualche parte, continui a correre.

Davide Setti