Fontecchio lascia Reggio con direzione Strasburgo

L’ala non ha accettato il corteggiamento del suo ex coach Repesa a Pesaro Le certezze per Martino per ora sono Candi, Kyzlink e il baby Momo Diouf

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Quinto Fabio Massimo, il ‘Temporeggiatore’. Potrebbe essere lui, il politico e guerriero romano divenuto celebre per la sua strategia attendista contro Annibale, il simbolo del mercato della Pallacanestro Reggiana. Il club di via Martiri della Bettola è infatti, assieme a Brindisi, Pesaro e Cremona (che ha inviato la documentazione per partecipare al prossimo campionato), la squadra di serie A con meno giocatori attualmente a disposizione. Certo, ci sono ancora in essere i contratti di Peppe Poeta e Luca Infante a cui però è stato chiesto di trovarsi un’altra sistemazione e quindi, di fatto, non giocheranno nemmeno un minuto per coach Antimo Martino.

Leonardo Candi, il neo acquisto Tomas Kyzlink e il baby Momo Diouf: sono questi i tre nomi che è già possibile incasellare nel roster biancorosso, mentre sul resto non ci sono certezze. Un modus operandi che, se da una parte sta spingendo i tifosi a qualche malumore, non deve in realtà allarmarli.

Gli uomini mercato della Pallacanestro Reggiana, inizialmente scottati dalla ‘querelle Akele’ poi finito a Treviso alla corte di Max Menetti, hanno deciso consapevolmente di passare al format 6+6 e aspettare che le pretese dei giocatori, soprattutto stranieri, calino in maniera significativa per piazzare, si spera, gli affondi vincenti. Magari ingaggiando qualche campione che, ora come ora, ha pretese troppo alte dal punto di vista economico e ‘ambientale’, esigendo la vetrina di una coppa europea come condizione imprescindibile.

Staremo a vedere, di certo non tornerà a vestire la canotta biancorossa l’ala classe 1995 Simone Fontecchio (foto) che, nonostante il corteggiamento del suo ex coach Jasmin Repesa (ora a Pesaro), sembra destinato ad accettare la proposta dello Strasburgo dove, da pochi mesi, si è insediato il direttore sportivo ex Roma e Avellino Nicola Alberani.

Nello scacchiere di Antimo Martino il ruolo dell’ala piccola e quello dell’ala grande dovrebbero essere ricoperti da atleti stranieri. Per il primo, com’è ormai noto, si segue la pista di Kelvin Martin mentre per il secondo si tengono monitorate più soluzioni, con Antimo Martino che ha chiesto espressamente un ‘quattro’ tecnico, in grado di passare bene la palla e aprire il campo con il tiro da fuori. Un ruolo da sempre fondamentale per il tipo di gioco che ha sempre sviluppato il neo coach biancorosso e su cui, in poche parole, non possono essere commessi passi falsi.

f.p.