Il Lecce fa il bis: granata di nuovo strapazzati

I pugliesi segnano quattro gol di cui tre nel primo tempo e chiudono il match. Ajeti espulso a inizio ripresa, partita da dimenticare in fretta

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REGGIANA

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LECCE

4

Reggiana (4-2-3-1) Venturi; Libutti, Ajeti, Rozzio, Costa; Varone (35’ st Kirwan), Pezzella; Siligardi (1’ st Lunetta), Radrezza (11’ st Mazzocchi), Laribi (11’ st Espeche); Ardemagni (11’ st Gyamfi). A disposizione: Voltolini, Cambiaghi, Del Pinto, Zamparo. All.: Alvini.

Lecce (4-3-1-2) Gabriel; Maggio, Lucioni, Meccariello (32’ st Pisacane), Gallo (26’ st Zuta); Hjulmand, Majer, Bjorkegren (32’ st Nikolov); Henderson; Coda (21’ st Stepinski), Pettinari (26’ st Yalcin). A disposizione: Bleve, Borbei, Tatchsidis, Maselli, Felici. All.: Corini

Arbitro: Santoro di Messina (Tolfo-Schirru). IV uomo: Robilotta.

Reti: 16’ pt e 32’ pt Coda (L), 29’ pt Majer (L), 37’ st Stepinski

Note - Espulso Ajeti per doppia ammonizione all’8’ del secondo tempo. Angoli 1-4. Ammoniti Varone, Laribi, Meccariello, Pezzella; prima del fischio iniziale capitan Rozzio ha deposto un mazzo di fiori sotto la Sud in memoria di Alberto Poletti, storico tifoso granata.

di Francesco Pioppi

Quasi un deja vu. Un po’ meno terribile di quello dell’andata, finita 7-1 per i pugliesi, ma ugualmente avvilente e sconcertante per l’arrendevolezza con cui la Reggiana si è consegnata alla sconfitta.

Il Lecce è forte, per carità, ma è stato anche ingigantito dagli errori a ripetizione della squadra di Alvini. Il mister questa volta non ha estratto il coniglio dal cilindro, finendo per essere asfaltato dal collega Corini.

La partita, di fatto, era finita dopo appena 32 minuti. Il tempo necessario a Coda (doppietta) e Majer di calare un poderoso tris. Il discorso assenze non può essere una scusante, perché se alla Reggiana mancavano Cerofolini, Rossi, Martinelli, Kargbo, Yao, Zampano e Muratore, il Lecce non aveva Adjapong, Calderoni, Dermaku, Listowski, Monterisi, Paganini, Rodriguez, Vigorito e capitan Mancosu. Peccato poi per l’espulsione di Ajeti, ingenua doppia ammonizione, che peserà come un macigno nella trasferta di sabato a Cremona, dove non si potrà più sbagliare.

Una sola ‘sorpresa’ nell’undici iniziale della Reggiana, con Pezzella al posto di Del Pinto davanti alla difesa. I granata si affacciano per la prima volta in avanti al 4’, dopo un’azione manovrata da Pezzella e Ardemagni è Laribi che riesce ad andare alla conclusione ma il tiro finisce alto. Risponde subito il Lecce con Coda che manda fuori di un soffio, con Venturi che può solo guardare la sfera e tirare un sospiro di sollievo. Il portiere deve invece impegnarsi eccome al 13’ perché Coda calcia magistralmente una punizione dal limite dell’area, ma l’estremo granata devia quanto basta. La doccia fredda però è dietro l’angolo: Costa atterra Pettinari in area e Santoro assegna il penalty che Coda trasforma. Per l’attaccante dei pugliesi si tratta del tredicesimo gol in campionato. La squadra di Alvini prova a reagire, lo fa in maniera ordinata, ma senza dare mai l’impressione di poter pungere davvero. Lo fa invece il Lecce, in grande stile, che sfrutta una respinta corta di Ardemagni dopo un calcio d’angolo e centra il sette con un bolide di Majer che finisce nel sette (29’). Dopo appena tre minuti la squadra di Corini cala il tris con Coda, lesto a sfruttare un’incursione sulla fascia di Pettinari, bravissimo a sfuggire a Siligardi sulla fascia. È il colpo del ko che non ammette repliche e che lascia la Reggiana al tappeto. Nel secondo tempo il Lecce gestisce con autorevolezza, sfiora il poker al 61’ e al 63’ con Meccariello e lo cala all’82’ con un rigore di Stepinski, concesso per una spinta di Lunetta su Nikolov. È il sipario che cala su una gara da dimenticare in fretta.