"In campo ci sarà una grande Reggiana"

Capitan Spanò: "Non ci accontenteremo del pareggio. Non fa parte del nostro Dna e non lo abbiamo mai fatto in campionato".

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di Nicola Bonafini

Alessandro Spanò, capitano della Reggiana, come è andato questo periodo di allenamento in vista dei playoff?

"Tutti i dettagli sono stati curati al massimo. Fisici, tecnici, mentali. E’ strano non avere il pubblico a seguirci durante la settimana, ma anche questo è un modo per abituarci a ciò che vivremo in partita. Non avremo il nostro dodicesimo uomo. Ma giocheremo anche, e soprattutto, per i reggiani e il nostro pubblico".

Come è stata presa la promozione del Vicenza dal gruppo, se si pensa che il girone B era ancora tutto da giocare?

"La nostra speranza, non ne abbiamo fatto mistero, era di tornare in campo per giocarci tutte le nostre chance. Questo non è successo. C’è rammarico, ma è durato giusto il tempo di ricaricarci e fissare lo sguardo sul prossimo obiettivo".

Siete già concentrati su ciò che vi aspetta?

"Si, indubbiamente. Sappiamo cosa vogliamo, sappiamo che questi playoff sono comunque la fine di un percorso durato una stagione che ha saputo darci numerose gioie. Conosciamo il nostro valore e cosa serve per completare l’opera".

Mister Alvini come l’avete ritrovato? E’ ’carico’?

"Carico? Se possibile anche più del solito! (sorrisi in platea, ndr)"

Qual è l’impatto più difficile per un calciatore nel giocare a porte chiuse?

"Al di là delle porte chiuse, credo che le insidie maggiori siano dovute dal fatto che veniamo da un periodo di stop molto più lungo del normale. Questo ci costringerà a provare a ritrovare concentrazione e aggressività nei primi minuti. Tra l’altro senza nessuno attorno. Però…"

Però?

"Ci stiamo preparando al meglio proprio ad affrontare questa evenienza curando ogni minimo dettaglio".

Vi preoccupa il fatto di arrivare a un appuntamento "senza domani" senza aver mai disputato una partita ufficiale, magari contro un avversario che, invece, di gare ne ha già disputate due, se non tre?

"Vorrà dire che daremo ancora di più se abbiamo giocato meno delle altre".

Consapevoli che la Reggiana avrebbe, comunque, due risultati su tre a suo favore…

"Se qualcuno pensa che ci accontenteremo, sgombero ogni dubbio. Non siamo costruiti per accontentarci. Non fa parte del nostro Dna. Non lo abbiamo mai fatto durante il campionato, non lo faremo nei playoff".

Vede delle squadre favorite in questi spareggi?

"Sono sincero, parlare delle altre non ha alcun significato. Il lavoro che stiamo facendo è focalizzato solo su noi stessi. Inizieremo a interessarci alle nostre avversarie quando sapremo chi dovremo affrontare. Oggi come oggi il focus è solo su di noi".

Rivedremo la Reggiana lasciata a fine febbraio?

"Non lo so questo, saranno partite differenti in un contesto diverso. Quello che so è che sarà, a prescindere, una grande Reggiana".

È stato difficile ritornare al solito ritmo dopo tanto tempo senza allenarsi in gruppo?

"Non è stato facile, ma direi che adesso ci siamo. Le prime settimane la gamba faceva veramente fatica a girare, ma l’avevamo messo in preventivo. Adesso siamo in palla, fisicamente e, soprattutto, mentalmente".

Preoccupato dal non avere un "parametro" realistico sulla squadra nell’andare ad affrontare partite così importanti?

"No, perché anche nell’agosto scorso questi parametri non c’erano, eppure guarda che stagione è venuta fuori…"