Inizio playoff, senza i granata c’è poco brio

Emozioni al contagocce nelle prime partite. La Reggiana spettatrice interessata per tre turni. Il Padova incrocerà la FeralpiSalò. .

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di Nicola Bonafini

Dopo oltre cento giorni di assenza, si è tornati a giocare a calcio in serie C; e tutto sommato non è stato uno spettacolo da ricordare. In attesa di sapere chi tra Ternana ed Avellino è riuscita a passare il turno (la gara era in programma nella serata di ieri), martedì sera hanno preso il via i playoff che dovranno determinare chi sarà la quarta promossa in serie B.

Come tutti sanno la Reggiana per i primi tre turni è spettatrice interessata; così come lo sono le altre seconde classificate (Carrarese e Bari); nonché le terze (Renate, Carpi e Monopoli) che però entreranno in scena il turno antecedente ai granata. Andando con ordine. Vi era attesa, soprattutto perché appartenenti allo stesso girone della Reggiana, per capire lo stato di salute di Padova e Sambenedettese. Uno 0-0, diciamolo francamente, scialbo. Con pochi sussulti. I padroni di casa sono apparsi lenti e impacciati. A parte una conclusione da fuori di Ronaldo e un gol clamorosamente sbagliato da Andelkovic da calcio d’angolo non hanno mai impensierito la porta marchigiana.

La "Samba" di Paolo Montero, come dimostrato anche nella sua "visita" al Città del Tricolore in campionato, ha giocato un calcio propositivo, ma una volta raggiunto l’ultimo terzo di campo si è persa non riuscendo ad innescare il suo bomber, Cernigoi. A nulla è valso l’ingresso dell’ex Angiulli che non ha dato né colpi, né verve ai suoi. Il team di Mandorlini attende, domenica, la FeralpiSalò.

Mentre nell’altro accoppiamento il SudTirol, quarto nella graduatoria Figc, se la dovrà vedere contro la Triestina, in un match, sulla carta, impegnativo.

Nel girone A, il Novara sfrutta i "due risultati su tre", per passare il turno contro l’AlbinoLeffe. Partita divertente per 45’ con i lombardi che prendono un palo esterno da calcio piazzato. Il resto è tanta fatica e poco ritmo. Questo pareggio, tuttavia, consente ai piemontesi di ritrovarsi già agli ottavi di finale. Al secondo turno, infatti, avrebbero dovuto affrontare il Pontedera, che però ha rinunciato. Insomma, uno 0-0 che vale un doppio salto in avanti. Stranezze, e fortune, dei playoff su base volontaria.

Nell’altro accoppiamento il Siena dei tanti ex (da Cesarini a Guidone, a Panizzi e Lombardo) se la vedrà contro l’Alessandria.

Nel girone C, infine, l’unica partita con delle emozioni è stata Catania-Virtus Francavilla. Con i pugliesi avanti 2-0 quasi senza accorgersene e il Catania a sbagliare tutto il possibile. Alla fine, Biondi, un rigore (molto dubbio) di Curcio e un’azione personale di Pinto hanno ribaltato il risultato per i siciliani.

Nell’altro spareggio, il Catanzaro ottiene il massimo con il minimo: 0-0 e testa a domenica, in attesa di Ternana-Avellino, appunto, per definire gli accoppiamenti.

Ieri, per altro, si sono disputati anche i ritorni dei playout, che hanno decretato, oltre a Imolese e Pergolettese, la salvezza del Fano, la Sicula Leonzio di Vito Grieco, del Picerno e dell’Olbia. Scendono in serie D (salvo riammissioni) l’Arzignano degli ex Alberto Colombo e Alessandro Sbaffo, il Ravenna, la Pianese, la Giana Erminio, il Bisceglie e il Rende.