Aveva iniziato con l’idea di salvarsi e invece, alla fine, la Juniores regionale del Bibbiano ha addirittura vinto il campionato.
La squadra guidata da Andrea Unni ha disputato una stagione splendida, al di là di ogni aspettativa, raggiungendo un traguardo tanto insperato quanto meritato.
Di questo, dei progetti futuri della giovane formazione biancazzurra e della filosofia della prima squadra legata a giovani, ne parliamo col direttore sportivo della Juniores regionale del BibbianoSan Polo Walter Garamante, che sta già pensando ai giocatori da inserire nel campionato Èlite, dove mister Unni, confermatissimo, assieme ai suoi fantastici ragazzi, si cimenterà durante la prossima stagione. "Sono sincero - spiega Garamante - sia io che Luca Filieri, il diesse della prima squadra, eravamo convinti di avere una buona squadra, ma viste le tre retrocessioni previste dal regolamento, abbiamo sempre chiesto a staff e ragazzi di stare il più in alto possibile rispetto alla terzultima. Poi, avendo iniziato a vincere, ci abbiamo preso gusto ed è stata una bellissima cavalcata".
Quel è stato l’elemento decisivo che ha permesso alla squadra di spiccare il volo?
"Senz’altro il grande gruppo storico e il legame che si è creato con i nuovi atleti. Questi sono tutti ragazzi che si frequentano anche al di fuori del campo e tra di loro si è creata una forza tale da renderli ancora più forti".
Quanti meriti mister Unni in questa galoppata vincente?
"Andrea, nell’arco della stagione, è stato capace di rendere tutti partecipi e pronti a dare il massimo e questo lo ha fatto assieme al suo vice Francesco Paolucci e al preparatore atletico Giovanni Cellario; uno staff di prim’ordine che ha lavorato molto bene e i risultati si sono visti".
Il Bibbiano, ormai d anni, vuole valorizzare i propri giovani in prima squadra e del gruppo dei neocampioni regionali in Promozione ce ne sono andati diversi…
"È vero. La nostra politica è questa. Loris Rota, classe 2005, ha praticamente giocato tutto l’anno in Promozione, mentre Andrea Bassissi, classe 2006, e Danilo Carlini del 2005, nell’ultima parte della stagione si sono tolti la soddisfazione di giocare sia da titolari che subentrando. Anche Matteo Vergalli, pure del 2005, dopo varie presenze in panchina ha difeso i pali da titolare. Oltre a loro ce ne sono altri in rampa di lancio".
L’anno prossimo farete l’Èlite, ma dovrete inserire nuove leve. Sarete ugualmente competitivi per raggiungere la salvezza?
"Disputeremo questo campionato per la prima volta nella nostra storia e intendiamo farlo al meglio delle nostre possibilità. Pensiamo di giocare con ragazzi del 2005 e 2006 e sia io che Filieri ci stiamo muovendo per portare a Bibbiano alcuni giovani che abbiamo individuato e visionato durante l’anno".
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