
Non basta un energico Faried per battere Malaga
Reggio Emilia, 16 aprile 2025 – Il sogno Unahotels di portare Malaga a gara 3 e giocarsi ancora una chance di approdare alle Final-Four di Bcl si infrange al PalaBigi, perché l’Unicaja si dimostra, anche in via Guasco, più profonda, più costante e più solida sotto il profilo atletico dei biancorossi. I ragazzi di Priftis ci provano, mettono in un paio di occasioni anche la testa avanti e restano incollati al match sino all’ultimo minuto; ma onestà intellettuale vuole che si ammetta che gli spagnoli, pur avendo dovuto impegnarsi al massimo per prevalere, hanno comunque sempre tenuto in mano il pallino della gara. A volte più saldamente, a volte, per merito dell’aggressività difensiva biancorossa, con maggiore fatica. Reggio esce comunque a testa alta dalla competizione. L’Unahotels parte con un imperativo molto chiaro rivolto agli avversari:”Stasera picchiamo noi”, dopo l’estrema aggressività mostrata da Malaga in gara 1. Si segna infatti pochissimo, ma la difesa biancorossa è semplicemente strepitosa, per letture e grinta. Tanto che lascia ai quotati spagnoli appena 2 punti in quasi sette minuti. Mentre sull’altro fronte uno scatenato Cheatham sigla 7 dei primi nove punti del team. Negli ultimi minuti Reggio perde un po’ di “verve” consentendo un riavvicinamento degli iberici. Con il tabellone, alla prima sirena, ad indicare comunque il +5 interno. L’avvio di secondo periodo è tuttavia favorevole all’Unicaja che piazza un break di 10-0 e mette la freccia, con Priftis costretto a rifugiarsi in time-out per provare a metterci una pezza. La reazione reggiana arriva e frena l’onda atlantica, purtroppo solo temporaneamente, perché grazie a una maggiore intensità difensiva e a una migliorata percentuale dalla lunga distanza, la truppa di Navarro piazza un’altra spallata, fino a prendersi sette lunghezze di margine (26-33) a metà frazione. Il forcing ospite prosegue fino a prendere la doppia cifra di vantaggio, tocca allora a un intramontabile Jamar Smith prendersi in spalla la squadra e portarla, praticamente da solo, a evitare ulteriori cedimenti. Facendola approdare all’intervallo lungo sotto di 9. Un bello sprazzo di Faried, al ritorno sul parquet, suona la carica biancorossa, che riprende quota in difesa e trova i canestri necessari a riavvicinarsi e a pareggiare i conti al 7’ (54-54). L’Unahotels mette anche il naso avanti prima di presentarsi agli ultimi 10’ in ritardo di un’incollatura. L’ultimo quarto vive sul filo d’equilibrio, con l’Unicaja che tiene l’inerzia ma non riesce a staccare Reggio che, con cuore e artigli si tiene attaccata alla partita. Nel momento in cui Barford e compagni possono provare a riprendere l’iniziativa una brutta palla persa e due “bombe” segnate di puro talento, sull’altro fronte, da uno scatenato Perry, scavano un nuovo solco al 5’ (61-68). E’ una spallata che abbatterebbe un toro, ma non la Pallacanestro Reggiana di quest’anno, che lotta comunque con coraggio, nonostante l’indubbia superiorità ospite in particolare, nella fase, sotto le plance. E’ il colpo decisivo, Reggio non ha più energie per tentare il recupero e deve arrendersi, ma con onore.
Il tabellino
UNAHOTELS: Barford 12, Winston 12, Faye 6, Gombauld, Smith 14, Uglietti , Vitali 3, Faried 16, Grant, Chillo, Cheatham 9. N.e.: Fainke. All.: Priftis UNICAJA: Perez 9, Osetkowski 11, Balcerowski 5, Kalinoski 3, Taylor 8, Barreiro 2, Diaz 7, Carter 9, Dedovic 6, Tillie 11, Kravish 1, Perry 10. All.: Navarro Arbitri: Gvidas Gedvilas (Lit), Martin Vulic (Cro), Gintaras Maciulis (Lit) Parziali: 17-12, 37-46, 56-58 Note: tiri da 3: Unahotels 9/24, Unicaja 11/36, tiri liberi: Reggio Emilia 11/11, Malaga 9/15. Rimbalzi: 29-33.
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