La paura e il boato: l’incredibile notte granata

Allo stadio tutti a guardare, sugli smartphone, la partita dell’Entella con il difensore della Lucchese Tiritiello diventato una sorta di eroe

La paura e il boato: l’incredibile notte granata

La paura e il boato: l’incredibile notte granata

di Francesco Pioppi

"Emozioni indescrivibili, orgoglioso di tutti!". Parole semplici, ma come sempre pertinenti quando a pronunciarle è Davide Guglielmotti, una delle anime più intense e trascinanti del gruppo allenato da mister Aimo Diana. ‘El Tractor’ con il suo gol ha messo in sicurezza il risultato con la Fermana, permettendo a tutto il popolo di fede granata di rivolgere l’attenzione al ‘Porta Elisa’, dove la Lucchese stava resistendo strenuamente all’assedio dell’Entella.

Cinque, interminabili, minuti di recupero in cui una punizione dal limite di Gaston Ramirez ha messo i brividi a un’intera città che è poi esplosa di gioia quando il pareggio è stato certificato dal triplice fischio finale.

Non è stato fatto ancora niente, siamo tutti d’accordo, ma l’ultimo treno da prendere al volo non è sfuggito e da oggi i tifosi della Reggiana hanno anche un nuovo ‘eroe’. Il suo nome è Andrea Tiritiello, ‘stopperone’ classe ’95, ex Cosenza, che ha letteralmente annullato Luca Zamparo con una prova monumentale. Applausi comunque a tutta la Lucchese che ha giocato col coltello tra i denti e anche al portiere Coletta, autore di un paio di interventi importanti, e poi – nota a margine - ammonito attorno al minuto 70 per perdita di tempo. Per carità, i toscani cercavano punti per blindare i playoff, ma si sa che a volte in queste situazioni esistono cause di forza maggiore che fanno pendere la bilancia a favore di chi ha obbiettivi più ‘importanti’. Invece ha vinto l’agonismo, senza calcoli di sorta, per quella che è la vera essenza dello sport e della sportività. Una notte magica che non ha lasciato indifferente nemmeno un duro come Adriano Montalto che tra l’altro proprio giovedì festeggiava il suo 35 esimo compleanno. Il ‘Tagliagole’, non al meglio, non ha nemmeno messo piede in campo contro la Fermana, ma è stato il primo ad esultare: "Complimenti a tutti – ha scritto attraverso il proprio profilo Instagram - questo è il regalo che più desideravo. Padroni del nostro destino…Forza!".

Il gruppo è sano, unito. Ha avuto un innegabile calo di tensione dopo la vittoria a Cesena e poi è andato in confusione quando gli episodi (due rigori sbagliati…) hanno picchiato duro, ma nessuno rema contro e tutti vogliono raggiungere la promozione. Mancano ancora due partite: la trasferta a Olbia di sabato 15 aprile e la gara interna con l’Imolese di domenica 23. Contemporaneamente l’Entella ospiterà la Recanatese e poi chiuderà a Siena, ma è inutile perdere (ancora) energie guardando in casa d’altri: la Reggiana adesso è ritornata padrona del proprio destino e ha ripreso la vetta che ha occupato da sola dal 20 novembre e fino a sabato scorso, al termine del disgraziato pareggio interno contro Sbaffo e compagni. Adesso sotto con gli ultimi 180 minuti per realizzare il sogno che una città intera aspetta da troppo tempo.